In Nuova Zelanda, circa 200.000 individui, tra bambini, giovani e adulti, hanno vissuto un’esperienza di abusi che si è protratta per decenni all’interno degli orfanotrofi, delle case famiglia, degli ospedali psichiatrici e di altre istituzioni statali e religiose. Questo drammatico fenomeno ha segnato profondamente la vita di molte persone, lasciando cicatrici emotive indelebili e compromettendo il loro benessere psicofisico.Le vittime di questi abusi hanno dovuto affrontare situazioni traumatiche e violente, spesso privati della possibilità di difendersi o denunciare gli atti subiti a causa del potere e dell’autorità esercitati dagli aguzzini all’interno di queste istituzioni. Le conseguenze di tali esperienze possono manifestarsi in forme diverse, come disturbi psicologici, depressione, ansia cronica, disturbi alimentari e problemi legati alle relazioni interpersonali.È fondamentale che la società neozelandese riconosca pienamente il dolore e la sofferenza inflitti a queste persone vulnerabili e adotti misure concrete per garantire giustizia e riparazione alle vittime. È necessario promuovere una cultura del rispetto dei diritti umani e dell’infanzia, affinché simili tragedie non si ripetano in futuro.Le istituzioni coinvolte devono essere chiamate a rispondere delle proprie responsabilità e ad assumersi le conseguenze dei propri fallimenti nel proteggere coloro che erano affidati alla loro cura. È urgente implementare politiche efficaci per prevenire gli abusi all’interno delle istituzioni e garantire un ambiente sicuro e protetto per tutti i minori e gli individui vulnerabili.Inoltre, è essenziale offrire supporto psicologico e sociale alle vittime sopravvissute agli abusi del passato, affinché possano intraprendere un percorso di guarigione emotiva e ritrovare fiducia nelle istituzioni pubbliche. Solo attraverso un impegno concreto da parte della comunità nel riconoscere le ingiustizie del passato sarà possibile costruire un futuro più equo ed inclusivo per tutti i cittadini neozelandesi.
Abusi istituzionali in Nuova Zelanda: giustizia e riparazione per le vittime
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