È stato raggiunto un accordo tra Poste e i sindacati Cisl Slp, Confsal Comunicazioni, Failp Cisal e Fnc Ugl riguardante assunzioni, stabilizzazioni, politiche attive e indennità. I sindacati hanno annunciato che negli uffici postali delle aree metropolitane verrà introdotto un nuovo orario lavorativo a 5 giorni. Si parla di un successo significativo: per la prima volta è stata definita in modo quantitativo l’organizzazione complessiva dei dipendenti del settore privato (divisi per filiali), come richiesto dai sindacati stessi, stabilendo cifre che garantiranno la stabilità per il biennio 2025-2026. Le sigle sindacali affermano che in questo modo è stato contrastato il tentativo dell’azienda di ridurre gradualmente il personale.Per quanto riguarda le politiche attive del lavoro, l’esito dei negoziati permette l’implementazione di 9.318 interventi: le conversioni saranno aumentate di 811 nell’attività di recapito e 360 nello smistamento, per un totale di 1.171 interventi; le stabilizzazioni previste sono 5.447 nel recapito e 500 nel settore dello smistamento, per un totale di 5.947 interventi. Inoltre, l’azienda si è dichiarata disponibile a prorogare lo smart working, rimandando i dettagli ad una riunione apposita che si terrà a breve secondo quanto precisato dai sindacati. Questi ultimi aggiungono che i risultati ottenuti hanno portato al ritiro delle procedure conflittuali.Nei prossimi giorni ci sarà un confronto con i lavoratori per illustrare i dettagli della complessa trattativa e gli sviluppi relativi all’accordo raggiunto.
Accordo tra Poste e sindacati: nuove assunzioni e politiche attive per la stabilità fino al 2026
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