29 agosto 2024 – 10:12
Il tema dell’accorpamento delle elezioni regionali sembra essere stato affrontato con chiarezza fin dall’inizio, tuttavia adesso la decisione sembra essere quasi irrevocabile. L’idea di un “election day” appare sempre più lontana. È stato il Ministero dell’Interno, insieme ai partiti di centrodestra, dalla Lega a Forza Italia, a esprimere parere favorevole sull’unificazione delle elezioni per i voti in Liguria, Emilia Romagna e Umbria. Tuttavia, oggi viene ribadito l’aspetto tecnico: “Il Ministero dell’Interno ha chiarito più volte che resta ferma l’autonomia regionale delle regioni riguardo all’election day”. E la “Liguria dovrà necessariamente votare entro il 27 ottobre come già stabilito”, hanno sottolineato fonti autorevoli. Quindi “o le altre due regioni autonomamente hanno deciso di fissare la stessa data, anticipando le elezioni, oppure non vi è possibilità di posticipare il voto in Liguria e procedere con l’election day”. Infatti tra l’idealismo e la realtà si pone la Costituzione: “In materia elettorale regionale le competenze sono concorrenti. Allo Stato spettano soltanto i principi. Quindi sono le regioni a decidere”, ha precisato lo studioso di diritto costituzionale Stefano Ceccanti. Tuttavia, “si potrebbe organizzare un election day se gli enti coinvolti, su base comune, chiedessero al governo di unificare le elezioni. Ma solo se fossero loro a fare richiesta”, ha spiegato Ceccanti. Il caso della Liguria è particolarmente spinoso; infatti la regione dovrà andare al voto entro 90 giorni dalle dimissioni di Giovanni Toti avvenute alla fine di luglio a seguito del suo coinvolgimento in inchieste giudiziarie. Pertanto, entro la fine di ottobre, si terranno le elezioni: “La procedura” con le dimissioni e l’indizione del voto “è già stata avviata”.