Accuse “maligne” respinte dall’Iran: tensioni con Trump aumentano.

L’Iran ha respinto con fermezza le accuse “maligne” che lo coinvolgono in un presunto attentato contro l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo quanto comunicato dalla missione iraniana presso l’Onu, le affermazioni riguardanti un complotto per assassinare Trump sono state definite come mosse politiche malevole. Le tensioni tra Teheran e Washington si sono acuite dopo che il Secret Service degli Stati Uniti ha aumentato le misure di sicurezza intorno a Trump in seguito alle informazioni ricevute sul presunto piano iraniano. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha sottolineato che l’Iran non ha avuto alcun ruolo nell’attentato avvenuto durante un comizio in Pennsylvania. Al contrario, Kanani ha dichiarato che l’Iran è determinato a perseguire legalmente l’ex presidente per il suo coinvolgimento nell’assassinio del generale Ghassem Soleimani della Forza Qods iraniana a Baghdad nel gennaio 2020. Tuttavia, ha ribadito che il Paese non sarà mai coinvolto in attacchi armati contro Trump o altri leader stranieri. Questa situazione delicata mette in evidenza la complessità delle relazioni internazionali e la necessità di gestire con cautela i rapporti tra le nazioni per prevenire ulteriori escalation di conflitti e controversie diplomatiche.