“Addio a Terry Anderson: il coraggio di un giornalista ostaggio della Jihad islamica in Libano”

L’ex capo dell’ufficio di Beirut dell’agenzia di stampa americana Associated Press (Ap), Terry Anderson, è scomparso all’età di 76 anni dopo essere stato ostaggio dei militanti islamici per sei lunghi anni. La sua morte è avvenuta nella tranquillità della sua casa a Greenwood Lake, nello stato di New York, a seguito di complicazioni derivanti da un intervento chirurgico al cuore. Questa triste notizia è stata confermata dalla figlia Sulome, che ha reso omaggio al coraggio e alla resilienza del padre durante quegli anni bui.Anderson era un ex marine rapito nel 1985 dopo una partita di tennis e tenuto prigioniero fino al 1991 dalla Jihad islamica in Libano. La sua esperienza lo trasformò in un simbolo dei pericoli affrontati dai giornalisti e dai cittadini occidentali in territorio ostile. Dopo essere stato liberato, scrisse il libro “Den of Lions” (La fossa dei leoni), un successo editoriale che narra la sua drammatica prigionia e la lotta per la sopravvivenza.Il suo percorso professionale lo portò a lavorare per l’Ap negli Stati Uniti, in Giappone e in Sudafrica prima di trasferirsi in Libano nel 1982 per coprire l’invasione israeliana. Rimasto nel paese anche quando il caos dilagava, Anderson dimostrò un impegno straordinario nel documentare gli eventi tumultuosi che hanno segnato la storia recente del Medio Oriente.La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo del giornalismo e oltre, ma il suo coraggio e la sua determinazione rimarranno sempre come esempio luminoso per chiunque sia chiamato a fronteggiare avversità simili. Terry Anderson sarà ricordato non solo come un giornalista coraggioso, ma anche come un uomo che ha saputo mantenere la dignità e la speranza anche nei momenti più bui della vita.