Aerei Usa colpiscono il Sud-Yemen, proteste contro gli attacchi e accuse alleati

Nella notte tra martedì e mercoledì gli aerei Usa hanno lanciato un nuovo assalto all’infuori dell’aeroporto di Hodeida, nell’estremo sud-ovest dello Yemen, aumentando ulteriormente la preoccupazione sulle conseguenze delle loro azioni. La televisione locale Al-Massirah ha riferito che gli attacchi aerei degli Stati Uniti hanno colpito almeno tre obiettivi all’interno del complesso dell’aeroporto, causando danni non meglio specificati.La decisione di condurre quest’ultima azione è stata contestata da parte dei ribelli houthi, che stanno conducendo una lotta per prendere il controllo del paese. Questo ha portato le forze irachene in Yemen a protestare contro gli attacchi Usa.Il governatore della provincia di Sana’a, Ali al-Attar, ha accusato gli Stati Uniti d’aver condotto l’attacco per aiutare i ribelli salafiti del sud dello Yemen. Ha aggiunto che il paese è stato “bruciato” a causa delle azioni delle forze armate esterne.I media locali hanno riportato di tre attacchi aerei contro l’aeroporto. Il portavoce della coalizione anti-Houthi, generale Turki al-Maliki ha negato che gli Usa siano stati coinvolti nello scontro. La televisione Al-Masirah riporta comunque che i ribelli houthi hanno accusato Washington di essere coinvolta nella spedizione bellica.Il portavoce del governo yemenita, Rajeh Badi, ha dichiarato che gli attacchi Usa sono stati eseguiti a sostegno dei salafiti e che questi sono la vera forza in campo.I ribelli houthi continuano ad accusare Washington di interferire nella loro lotta e nelle questioni interne del paese.