Aggressione in corsia: medico attaccato da paziente tossicodipendente, necessario maggiore supporto per operatori sanitari.

Un medico del Dipartimento di salute mentale e servizio dipendenze patologiche di Cesena è stato aggredito in corsia da un paziente 50enne con problemi di tossicodipendenza, finendo al pronto soccorso con cinque giorni di prognosi. L’aggressione, avvenuta ieri mattina, è stata violenta, con calci e pugni, scatenata dal rifiuto della struttura di ricoverare immediatamente l’aggressore in una comunità terapeutica o in un reparto. Si tratta di un uomo senza fissa dimora, affetto da patologie psicosociali e dipendenza da sostanze, già noto alle forze dell’ordine per condanne scontate in carcere. Oltre a colpire il medico, ha minacciato anche un altro operatore sanitario presente. Gli episodi di violenza contro il personale sanitario sono purtroppo sempre più frequenti e preoccupanti, richiedendo interventi decisi per garantire la sicurezza degli operatori che quotidianamente si dedicano alla cura e al benessere degli altri. La presenza dei carabinieri in situazioni simili diventa essenziale per garantire la protezione delle vittime e per assicurare che comportamenti aggressivi e illegali non restino impuniti. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del rispetto verso chi lavora nel settore della salute mentale e delle dipendenze patologiche, affrontando con determinazione le cause profonde che portano a gesti estremi come quelli verificatisi in questa triste vicenda.