Aggressione verbale durante presentazione libro: difendere il dibattito civile e contrastare l’intolleranza

Durante il mio intervento nella Sala Azzurra del Salone del Libro per la presentazione del mio libro Mein Kampf alle 17:30, ho avuto un’esperienza sconcertante. Insieme a Danilo Singer, che moderava l’incontro, sono stato oggetto di un’aggressione verbale da parte di un uomo anziano, intorno ai 70 anni. Quest’uomo mi fissava con uno sguardo penetrante sin dal mio arrivo e sembrava voler comunicare qualcosa con la sua presenza in prima fila. Durante la discussione, ha iniziato a proferire insulti a voce bassa nei miei confronti, accusandomi di essere comunista e di distorcere la figura storica di Hitler.La responsabile della casa editrice Einaudi presente con me ha dovuto chiamare il servizio d’ordine per gestire la situazione. Tuttavia, gli attacchi verbali non si sono fermati neanche durante la sessione di autografi, con l’uomo che continuava a difendere le azioni di Hitler e ad accusare noi comunisti di manipolare la storia. Ho cercato di rispondere con fermezza alla sua retorica distorta ricordando il contesto culturale della città in cui ci trovavamo.Nonostante l’intervento dello staff per allontanare l’uomo molesto, egli è riuscito a sfuggire senza essere fermato, anche considerata la sua età avanzata. Per garantire la mia incolumità e permettermi di partecipare ad altri incontri previsti durante l’evento letterario, sono stato scortato fino alla mia auto da una squadra di sicurezza appositamente assegnata.Questa spiacevole esperienza ha messo in evidenza quanto sia importante difendere il dibattito civile e contrastare le manifestazioni d’intolleranza e violenza verbale che possono verificarsi anche in contesti culturali come un salone del libro.