Alessia Pifferi: “Nessuna volontà di nuocere a Diana”

Alessia Pifferi, nel corso del processo che la vede imputata per l’abbandono e la morte per stenti della sua piccola figlia Diana, ha espresso con fermezza di non aver mai avuto l’intenzione di nuocere alla bambina. Le sue parole, pronunciate spontaneamente in aula prima della requisitoria del pubblico ministero, hanno sottolineato il suo totale rifiuto dell’idea di causare volontariamente danno alla propria figlia. L’imputata ha ribadito con forza di non aver mai concepito un piano premeditato per il tragico destino di Diana e di non aver mai considerato nemmeno lontanamente l’ipotesi di porre fine alla vita della piccola. La vicenda che ha portato alla morte della bimba è stata descritta come un tragico evento non pianificato da Alessia Pifferi, che attualmente si trova detenuta per i fatti accaduti nel luglio 2022. La donna è accusata di aver lasciato la figlia da sola in casa per sei lunghi giorni, causandone la morte a causa delle precarie condizioni in cui si trovava. La sua difesa si basa sulla negazione categorica di qualsiasi intento malevolo nei confronti della bambina e sull’affermazione della totale assenza di una volontà deliberata di arrecarle danno.