10 marzo 2025 – 20:45
Le tragedie legate al mondo del lavoro continuano a colpire il nostro Paese in maniera sempre più drammatica. Mentre l’Europa richiama con crescente urgenza l’attenzione dei leader politici sui pericoli emergenti legati alla sicurezza sul lavoro, emerge un allarme che sta mietendo vittime in Italia da Nord a Sud: la diffusa pratica di svolgere attività lavorative al di fuori dei tradizionali luoghi di lavoro. Basta dare uno sguardo alle cronache giornalistiche che raccontano i tragici incidenti sul lavoro per rendersi conto che gli infortuni e le tragedie si stanno moltiplicando nei cantieri, negli appalti e nei subappalti. Non si tratta solo di cantieri temporanei aperti da committenti nel settore edile, ma anche di situazioni rischiose presenti negli appalti e subappalti all’interno delle stesse aziende: fabbriche, centri commerciali, linee ferroviarie, porti, reti fognarie… Non mancano le normative a riguardo: già dal 2008 esistono disposizioni stringenti nel Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro. È importante sottolineare che sia nei cantieri temporanei che negli appalti intraziendali sono chiamati a rispettare gli obblighi di sicurezza non solo gli appaltatori, i subappaltatori e i lavoratori autonomi, ma soprattutto i committenti stessi. Questo messaggio deve arrivare forte e chiaro a coloro che ancora oggi lamentano una presunta assenza di responsabilità da parte dei committenti: la sicurezza sul luogo di lavoro è un dovere che coinvolge tutti gli attori coinvolti nella catena produttiva.