24 giugno 2024 – 10:01
Tre persone con disabilità avranno l’opportunità di sfidare se stesse e la montagna questa estate, raggiungendo la vetta del Breithorn Occidentale a 4.165 metri di altitudine, un’impresa che si inserisce nel progetto ‘Alpinisti InSuperAbili…adrenalina inclusiva’. Grazie all’utilizzo del ‘dual ski’, un dispositivo speciale che consente alle persone con disabilità motoria di sciare sulle piste o partecipare a emozionanti escursioni sulla neve, sarà possibile superare le barriere fisiche e vivere un’esperienza unica.La prima persona a cimentarsi in questa avventura sarà Chiara Benevenuta, medico proveniente da Torino, seguita dal valdostano Egidio Marchese, presidente della Disval (Disabili sportivi valdostani), e infine da una terza persona ancora da designare. Il programma prevede la salita con gli impianti di risalita fino al Piccolo Cervino, da cui partirà l’ascesa in cordata guidata da esperti di alta montagna abilitati al traino e supportati da professionisti della sicurezza.Questo progetto ambizioso mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire a tutti la possibilità di realizzare i propri sogni, come sottolineato dall’assessore Chantal Vuillermoz del Comune di Valtournenche. Nonostante le ottime condizioni del Breithorn, potrebbe essere necessario adattare il piano in base alle circostanze climatiche: l’utilizzo del monosci potrebbe essere considerato come alternativa al dual ski.Il sostegno delle istituzioni locali e degli esperti del settore è fondamentale per il successo dell’iniziativa. L’impegno dei maestri di sci, delle guide alpine, del soccorso sanitario e degli altri membri coinvolti è essenziale per garantire la sicurezza e il benessere dei partecipanti. Ogni individuo ha la capacità di affrontare una sfida come quella di scalare un Quattromila; le difficoltà legate al freddo e alle condizioni meteorologiche sono comuni a tutti, come evidenziato dal dottor Luca Cavoretto responsabile del soccorso sanitario nella Valle d’Aosta.In conclusione, ‘Alpinisti InSuperAbili’ rappresenta un punto di partenza importante per promuovere l’inclusione e dimostrare che le barriere possono essere superate con determinazione e solidarietà.
