Durante una notte tempestosa sul massiccio del Monte Rosa a 4.550 metri di quota, due coraggiosi alpinisti sudamericani sono stati salvati dal Soccorso alpino valdostano. Diretti verso il rifugio Capanna Margherita, la loro determinazione è stata messa alla prova dalle avverse condizioni fisiche che li hanno costretti a fermarsi. Per proteggersi dal gelo della notte, hanno scavato una buca nella neve, dimostrando grande ingegno e resilienza. Fortunatamente le loro condizioni non erano gravi.L’intervento di soccorso è stato attivato grazie alla segnalazione di un terzo alpinista che, raggiunto il rifugio Gnifetti con i compagni, si era accorto dell’assenza dei due amici e aveva lanciato l’allarme. Dopo aver ricevuto un messaggio di soccorso tramite dispositivo satellitare, è scattata la missione di ricerca e recupero in elicottero da parte del Soccorso alpino valdostano.Nonostante le sfavorevoli condizioni meteorologiche, i soccorritori sono riusciti a individuare i due alpinisti in difficoltà alle prime luci dell’alba e a portarli in salvo con il verricello dell’elicottero. Una volta trasportati in ospedale per gli opportuni accertamenti medici, è emerso che entrambi stavano bene nonostante l’esperienza vissuta.La prontezza d’intervento e la professionalità del Soccorso alpino valdostano hanno permesso di evitare conseguenze più gravi per i due alpinisti sudamericani. La tempestiva coordinazione con i servizi di soccorso confinanti ha garantito il successo della missione anche in condizioni meteorologiche avverse.
Alpinisti sudamericani salvati sul Monte Rosa: grande ingegno e resilienza durante una notte tempestosa a 4.550 metri.
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