“AmicheMai”: il ritorno di Maurizio Nichetti alla regia al Torino Film Festival

Maurizio Nichetti ha deciso di fare il suo ritorno alla regia dopo 23 anni al Torino Film Festival, presentando il suo nuovo film “AmicheMai” nella sezione Zibaldone, con le brillanti interpretazioni di Angela Finocchiaro e Serra Yilmaz. L’emozione di questo nuovo progetto è paragonabile a quella di una seconda opera prima per il regista, che sottolinea come la tecnologia e il pubblico siano cambiati nel corso degli anni. Nichetti ha trascorso questo lungo periodo insegnando cinema e acquisendo nuove competenze che si sono rivelate fondamentali per la realizzazione di questo film.Il cuore della storia ruota attorno ad Anna, interpretata da Finocchiaro, costretta a intraprendere un viaggio con la sua badante turca Aysè dopo la morte del padre, un’avventura che cambierà radicalmente le loro vite. Nichetti esprime entusiasmo per la collaborazione con le due talentuose attrici, definendole un trio perfetto e complementare. La lunga amicizia con Angela Finocchiaro ha rappresentato un elemento determinante nella realizzazione del film, nato da una richiesta diretta dell’attrice nel 2019.Il regista racconta aneddoti sul set, paragonando l’approccio professionale di Angela a quello di Alberto Sordi e quello di Serra Yilmaz a Ugo Tognazzi. Questi confronti evidenziano le diverse personalità che si fondono armoniosamente durante le riprese. La presenza costante della scenografa, del direttore della fotografia e dell’intero cast testimonia il legame profondo che lega Nichetti alla città di Torino, dove ha vissuto esperienze significative in passato.Il Torino Film Festival rappresenta per Maurizio Nichetti un punto fisso nel suo percorso cinematografico, sin dai suoi esordi nel mondo del cinema giovanile. L’affetto per questa manifestazione risale agli albori della sua carriera e si è mantenuto intatto nel corso degli anni, trasformandosi in un sogno realizzato quando ha avuto l’opportunità di parteciparvi attivamente. Il regista sottolinea l’evoluzione del festival nel tempo e la sua capacità di rimanere sempre attuale nonostante i cambiamenti nell’industria cinematografica.