Analisi e prevenzione della blue tongue in Valle d’Aosta: il lavoro del dottor Riccardo Orusa

Date:

20 settembre 2024 – 15:01

Il dottor Riccardo Orusa, illustre direttore della struttura complessa valdostana dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, si sta dedicando con grande impegno all’analisi dell’andamento della blue tongue nella regione. Ma cosa si cela dietro questa patologia conosciuta anche come lingua blu? La blue tongue, nota come febbre catarrale degli ovini, rappresenta una malattia infettiva non trasmissibile agli esseri umani causata da un virus che colpisce principalmente gli ovini ma può interessare anche bovini, caprini e ruminanti selvatici. Il contagio avviene tramite la puntura di un piccolo insetto chiamato culicoides imicola, il quale diffonde l’infezione passando da un animale all’altro durante il pasto di sangue. Questo insetto, più piccolo rispetto alla comune zanzara, è attivo soprattutto nelle ore notturne e trova il suo habitat ideale nelle zone umide e fangose. L’Usl effettua costantemente campionamenti mentre l’Istituto zooprofilattico identifica potenziali nuovi vettori.I sintomi della malattia sono più evidenti negli ovini rispetto ai bovini e ad altri animali che possono manifestarla in modo subclinico. Le pecore infette appaiono stanche a causa della sindrome febbrile e tendono a isolarsi dal gruppo. Si osservano arrossamenti intorno al naso e alla bocca, sulle gengive e sulla lingua, accompagnati da secrezioni mucose che possono diventare ematiche e indurirsi assumendo una colorazione bluastra. Inoltre si verificano gonfiori alle orecchie e alle zampette.La malattia può portare alla morte delle pecore colpite mentre su altri animali sono in corso approfondimenti. Oltre al protocollo regionale definito dai servizi veterinari, le aziende possono adottare misure precauzionali come la bonifica delle aree umide dove gli insetti si riproducono o il ricovero notturno degli animali in locali protetti da zanzariere.Lo stato attuale della malattia in Valle d’Aosta è in fase di evoluzione: l’epidemiologia suggerisce che la blue tongue sia giunta recentemente nella zona ed è necessario monitorarne l’andamento nei prossimi giorni per avere maggiori informazioni. Le precauzioni adottate sono considerate efficaci ma riguardo alla vaccinazione sarà necessario condurre uno studio epidemiologico per individuare la strategia migliore da seguire sotto la supervisione della Regione.

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