giovedì 11 Settembre 2025
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Ancona, escalation di violenza: 56° ammonimento d’ufficio

Un’escalation di violenza domestica ha portato all’emissione del 56° provvedimento di ammonimento d’ufficio da parte del Questore di Ancona, Cesare Capocasa, a testimonianza di un fenomeno preoccupante e in costante crescita nella provincia.

L’uomo, cinquantenne con precedenti segnalazioni per maltrattamenti – un avviso orale era stato precedentemente emesso – ha reso necessario l’intervento immediato delle autorità dopo aver perpetrato due atti distinti di aggressione nei confronti della moglie convivente.

Il primo episodio ha visto l’aggressore infliggere un trauma al volto della donna, culminato in una frattura del setto nasale, richiedendo un intervento medico d’urgenza.

Nonostante la separazione temporanea in seguito all’intervento delle forze dell’ordine, la situazione è degenerata ulteriormente.
Nel corso della stessa giornata, e presumibilmente in stato di alterazione alcolica, l’uomo ha forzato il rientro nel domicilio, perpetrando un secondo atto violento, questa volta un colpo inferto alla testa della vittima.

L’ammonimento d’ufficio, misura preventiva introdotta per contrastare efficacemente la violenza di genere, rappresenta un segnale chiaro: la reiterazione dei comportamenti aggressivi, anche dopo un precedente avviso, non potrà rimanere impunita.

Il provvedimento sottolinea, con forza, che la violenza domestica costituisce una grave minaccia alla sicurezza e al benessere sociale, e che le forze dell’ordine sono tenute a intervenire d’ufficio, senza necessità di una formale denuncia da parte della vittima, qualora l’ammonito violi nuovamente le condizioni imposte.
Questa misura, lungi dall’essere una soluzione definitiva, si configura come uno strumento per interrompere l’escalation di violenza, offrendo alla vittima una protezione maggiore e sensibilizzando l’aggressore sulle conseguenze legali delle sue azioni.
La Questura di Ancona, attraverso la divulgazione di questo caso, intende rafforzare la consapevolezza della comunità e sollecitare una cultura del rispetto e della responsabilità, invitando le donne vittime di violenza a non esitare a denunciare e a cercare aiuto, confidando nella protezione delle istituzioni.
Il numero di provvedimenti emessi a distanza di pochi mesi evidenzia un quadro allarmante che richiede un impegno costante e coordinato a livello istituzionale, sociale e culturale per contrastare efficacemente la piaga della violenza di genere.

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