Il Comune di Ancona si appresta a ridefinire il suo approccio all’inclusione delle persone con disabilità, segnando un passo significativo verso una comunità più equa e consapevole.
L’approvazione unanime da parte delle Commissioni consiliari quarta e quinta, basata sui principi delineati dal decreto 62/2024, testimonia un impegno concreto per garantire a ciascun individuo, indipendentemente dal grado di disabilità, la possibilità di costruire un percorso di vita autonomo e dignitoso.
L’iniziativa, promossa dalla consigliera Silvia Fattorini, si configura come una risposta alle criticità emerse nel precedente regolamento e si radica in una visione più ampia di inclusione, che va oltre la semplice assenza di barriere architettoniche.
Il decreto 62/2024 funge da cornice normativa imprescindibile, imponendo un ripensamento dei diritti e delle opportunità a disposizione delle persone con disabilità.
La mozione precedentemente presentata e approvata, che impegnava l’amministrazione a questa revisione entro la fine del 2025, evidenzia la continuità dell’impegno verso un cambiamento strutturale.
Questa revisione del regolamento non è un mero aggiornamento burocratico, ma una dichiarazione di intenti che riflette una profonda trasformazione culturale.
Si tratta di riconoscere che l’inclusione non è un privilegio, ma un diritto fondamentale, e che la realizzazione di questo diritto richiede un’azione proattiva da parte dell’amministrazione comunale.
Questo implica la messa a disposizione di risorse adeguate, sia finanziarie che umane, e la creazione di sinergie tra diversi attori, tra cui scuole, famiglie, operatori sociosanitari e associazioni di categoria.
Il ruolo centrale del Piano Educativo Individualizzato (PEI), redatto dal Gruppo di Lavoro Operativo (GLO), viene riconosciuto come strumento essenziale per la personalizzazione degli interventi e la definizione degli obiettivi educativi.
L’amministrazione si impegna a organizzare e garantire il servizio di assistenza educativa, assicurando una copertura finanziaria adeguata e salvaguardando le risorse destinate a questo servizio cruciale.
La Consulta dei diritti delle persone con disabilità, guidata dal presidente Simone Giangiacomi, si dichiara disponibile a un confronto costante e costruttivo con l’amministrazione, al fine di garantire che le politiche pubbliche siano sempre più inclusive e rispettose dei diritti di tutti i cittadini.
L’attenzione si concentra non solo sull’assistenza diretta, ma anche sulla promozione di una cultura dell’inclusione che coinvolga l’intera comunità, sensibilizzando l’opinione pubblica e combattendo pregiudizi e stereotipi.
Questo cambiamento rappresenta un investimento nel futuro della città, che si arricchisce della diversità e del potenziale di ogni suo cittadino.







