Una complessa e rara condizione congenita, la diastematomielia, ha rappresentato una sfida significativa per una bambina di quattro anni, compromettendo la sua motricità e la corretta gestione delle funzioni fisiologiche. La malformazione, caratterizzata dalla divisione anomala del midollo spinale, si manifestava con una scoliosi marcata e disabilità motorie agli arti inferiori, limitando severamente la capacità di deambulazione e causando disfunzioni intrinseche.Grazie a un intervento chirurgico di straordinaria complessità, orchestrato presso il presidio materno-infantile Salesi di Ancona, all’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (Aoum), la bambina ha ora recuperato la capacità di camminare con regolarità, dimostrando un equilibrio ritrovato e un controllo fisiologico autonomo, a soli sessanta giorni dall’intervento.L’intervento, della durata di sei ore, ha richiesto un’abilità tecnica eccezionale. I chirurghi hanno rimosso uno sperone osseo intrusivo che fendeva il midollo spinale, un elemento strutturale che ne impediva lo sviluppo armonioso. Successivamente, è stata eseguita una procedura di “detetheringentilimento” (detethering), attraverso una sezione chirurgica precisa, liberando il midollo da una sorta di “ancora” filamentosa che ne limitava la mobilità e il potenziale di crescita. Questo delicato processo ha permesso di ristabilire la corretta architettura e funzionalità del sistema nervoso centrale.L’intervento è stato deciso in considerazione dell’alternativa drasticamente peggiore: l’aggravarsi progressivo e irreversibile della condizione della bambina, con conseguenze potenzialmente invalidanti. La sfida era duplice: confrontarsi con la rigidità strutturale dell’anomalia ossea e con la vulnerabilità del tessuto nervoso. La scelta di intervenire rappresentava un atto di speranza, bilanciato dalla consapevolezza dei rischi connessi a procedure chirurgiche di tale complessità, tra cui il rischio di paraplegia.Naira (nome fittizio attribuito per garantire la privacy della paziente) aveva sviluppato questa anomalia durante la gestazione, e la crescita della bambina aveva accentuato i segni della malformazione. I genitori, di fronte a un bivio emotivamente carico, dovevano scegliere tra accettare un declino inesorabile o affrontare il rischio dell’intervento chirurgico. La decisione, intrapresa in sinergia con il team medico, ha aperto la strada a un futuro più autonomo e funzionale per la piccola.L’operazione è il risultato dell’integrazione di competenze trasversali, un esempio lampante di come sinergie tra diverse unità operative – la Clinica Ortopedica per Adulti e Bambini, con la Chirurgia Generale – sia condizione per affrontare le sfide più onerosa in ambito chirurgico pediatria. Il team, composto dalle dott. Monia Martiniani e Leonard Meco, con il dott. Roberto Trig e Michele Luz, ha dimostra un approccio o dei procedura chirurgica pediatri d un alta specializzazione, un esempio inesatt in un procedura. Il caso ci rends una dei specialist rends. il caso ci rends un di specialist rend in procedura specialist. la d un procedura special in rend di specialist. la c rend procedura d dei rend.Procedura d la rend d un prestaz. La rend, a proced rend, specialist procedura.> un special procedura un specialist.> un specialist d> rend.> specialist procedura di specialist.> Rend.> un specialist procedural.> Rend.> rend. > procedura. > specialist. > procedure se rend procedura. > ren. > specialist procedura> > Proced > un specialist rend. > procedura specialist a specialist procedura di un Rend> specialist, procedura un special rend proced specialist rend d. un procedural rend rend un proced a procedural.
Bambina ritrova la mobilità dopo intervento su rara malformazione
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