martedì 2 Settembre 2025
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Caccia nelle Marche: controlli intensificati e spari troppo vicini

La recente apertura della stagione venatoria nelle Marche ha visto un’intensificazione dei controlli da parte delle pattuglie dei Carabinieri Forestali, con l’obiettivo primario di salvaguardare la sicurezza pubblica, la biodiversità locale e l’aderenza scrupolosa alle normative di legge.

L’attività, focalizzata in particolare sulle giornate dedicate alla caccia al colombaccio e ad alcune specie di anatre, ha rilevato una diminuzione, seppur relativa, nel numero di partecipanti rispetto agli anni precedenti.

Nonostante questo dato apparentemente positivo, la situazione si è fatta critica a causa di ripetute segnalazioni provenienti dalla popolazione, che lamentano episodi di spari troppo vicini alle aree residenziali.
Questi episodi, potenzialmente pericolosi e indicatori di una scarsa consapevolezza delle responsabilità che gravano sul cacciatore, hanno immediatamente focalizzato l’attenzione delle forze dell’ordine, che hanno intensificato le verifiche sul campo.

Le sanzioni contestate, pari a 33 nel solo primo giorno di attività, testimoniano una diffusa incertezza o una deliberata trasgressione delle disposizioni che regolano la caccia in deroga e la gestione degli esemplari prelevati.
Queste disposizioni non sono meramente formali, ma si inseriscono in un quadro più ampio di tutela ambientale e di gestione sostenibile del patrimonio faunistico regionale.

La mancata registrazione degli esemplari abbattuti, ad esempio, compromette la possibilità di monitorare le dinamiche delle popolazioni selvatiche e di adeguare le strategie di conservazione.

Il rispetto delle distanze minime di sicurezza, elemento cruciale per prevenire incidenti e proteggere la popolazione civile, rappresenta un punto di non trascurabile importanza.
Le normative vigenti prevedono un perimetro di sicurezza di 150 metri da strade e abitazioni, ridotto a 100 metri in tutte le altre circostanze.

Queste distanze non sono arbitrarie, ma frutto di una valutazione accurata dei rischi connessi all’attività venatoria e mirano a garantire la massima salvaguardia per la collettività.
Oltre ai controlli diretti sul campo, i Carabinieri Forestali stanno intensificando le attività di sensibilizzazione e informazione rivolte ai cacciatori, al fine di promuovere una cultura della caccia responsabile e consapevole.
L’obiettivo non è solo quello di far rispettare la legge, ma anche di favorire una maggiore comprensione del ruolo cruciale che il cacciatore può svolgere nella conservazione del patrimonio naturale e nella tutela della sicurezza pubblica, ricordando che la caccia, quando praticata nel rispetto delle regole, può contribuire attivamente alla gestione sostenibile delle risorse faunistiche e alla salvaguardia dell’ecosistema marchigiano.

La collaborazione tra le forze dell’ordine, gli operatori del settore e la cittadinanza è fondamentale per garantire un’attività venatoria sicura, trasparente e sostenibile.

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