La recente visita dell’amministrazione comunale di Jesi ha illuminato il cantiere dell’ex Cascamificio, un tempo fulcro dell’industria serica locale, ora protagonista di una complessa operazione di rigenerazione urbana.
Il complesso, simbolo di un’epoca industriale ormai trascorsa, giaceva da decenni in stato di abbandono, testimone silenzioso di un tessuto economico in trasformazione.
La sua acquisizione all’asta da parte della Fondazione Pergolesi Spontini ha segnato l’inizio di un percorso ambizioso, supportato da un investimento complessivo di 5,7 milioni di euro, con una quota significativa – 3,8 milioni – finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’intervento va ben oltre il semplice restauro; si configura come un progetto di riconnessione urbana, con l’obiettivo di riqualificare un’area storicamente marginale, creando un ponte tra Viale Don Minzoni e il retro del complesso, integrandosi con la Ciclovia dell’Esino.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo, intende trasformare l’ex Cascamificio da “isola depressa” a motore di vitalità urbana, un luogo di incontro tra residenza, cultura e innovazione sociale.
La riprogettazione include una componente sociale cruciale: la realizzazione di 16 alloggi di edilizia agevolata al primo piano.
Queste abitazioni non rappresentano solo un’opportunità di alloggio accessibile, ma anche un intervento mirato a mitigare le crescenti tensioni sui prezzi degli affitti, offrendo un modello di residenza inclusiva e sostenibile.
Al piano terra, la Fondazione Pergolesi Spontini disporrà di ampi spazi polifunzionali, destinati a divenire un centro culturale aperto alla comunità, offrendo opportunità a associazioni e realtà locali.
Il sindaco ha sottolineato come la decisione di proseguire con l’opera, nonostante le significative discrepanze tra i costi iniziali e la realtà dell’intervento, rifletta una chiara volontà politica di investire nel futuro della città.
Questa scelta coraggiosa ha comportato un impegno finanziario supplementare, testimoniando la convinzione che la riqualificazione urbana non sia solo una questione di restauro architettonico, ma un potente strumento di coesione sociale e sviluppo economico.
Il progetto ambisce a ridefinire il paesaggio urbano, creando nuovi spazi pubblici fruibili e abitazioni accessibili, restituendo alla comunità un patrimonio industriale dimenticato e aprendo nuove prospettive di crescita e benessere per Jesi.
La trasformazione dell’ex Cascamificio si preannuncia un catalizzatore di cambiamento, un simbolo tangibile di una città che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.