Un Mare di Rifiuti: Puliamo il Mondo lancia un grido d’allarme dalla costa del Monte San BartoloIn un gesto simbolico e urgente, Legambiente ha preceduto l’inizio della campagna “Puliamo il Mondo” con un’azione di sensibilizzazione straordinaria lungo la costa del Monte San Bartolo, in collaborazione con il comitato dell’Area Marina Protetta.
Lungi dall’essere una semplice operazione di pulizia, l’evento rappresenta un campanello d’allarme su una realtà insostenibile: l’inquinamento marino da plastica, un problema globale con ripercussioni devastanti sugli ecosistemi e sulla salute umana.
L’intervento, che ha visto il coinvolgimento di volontari e la partecipazione attiva di imbarcazioni, ha permesso di recuperare una quantità impressionante di detriti, testimonianza tangibile dell’impatto antropico sull’ambiente marino.
Oltre a 51 sacchi di grandi dimensioni, contenenti una miriade di rifiuti, sono state recuperate circa quaranta boe, oggetti spesso abbandonati o persi durante le attività di pesca e nautica.
Ma è la composizione dei rifiuti recuperati a destare particolare preoccupazione.
L’analisi preliminare rivela che il 90% del materiale raccolto è costituito da plastica e polistirolo, materiali che impiegano secoli per degradarsi, accumulandosi negli ecosistemi marini e frammentandosi in microplastiche, ingerite dalla fauna ittica e reintrodotte nella catena alimentare umana.
Tra i detriti recuperati, emergono oggetti particolarmente significativi: oltre duemila calze di plastica utilizzate negli allevamenti di cozze – un indicatore della pressione esercitata dall’acquacoltura – cassette di plastica, biciclette, un canotto gonfiabile e persino un intero cassero di legno.
Il peso complessivo stimato dei rifiuti rimossi supera i due quintali e mezzo, un dato che sottolinea l’urgenza di un’azione risolutiva.
Legambiente, attraverso questa iniziativa, lancia un appello con forza e determinazione.
La riduzione drastica della produzione di plastica a livello globale è diventata una necessità impellente, un imperativo etico e ambientale.
Non si tratta solo di migliorare i sistemi di raccolta e riciclo, ma di agire alla radice del problema, limitando la produzione di un materiale che sta soffocando i nostri oceani.
L’associazione pone l’attenzione sulla necessità di un approccio integrato, che coinvolga tutti gli attori in gioco.
Dialogo e collaborazione con gli allevatori di cozze e con i professionisti del settore nautico sono fondamentali per individuare soluzioni innovative e sostenibili, che consentano di ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive e ricreative.
È necessario esplorare alternative ecocompatibili alle calze di plastica, promuovere pratiche di pesca responsabili e incentivare l’utilizzo di materiali biodegradabili e riciclabili.
La campagna “Puliamo il Mondo” non è solo un’operazione di pulizia, ma un invito alla riflessione, un monito per un futuro più sostenibile, dove l’uomo e il mare possano coesistere in armonia.
Un futuro dove la bellezza della costa del Monte San Bartolo non sia offuscata da un mare di rifiuti, ma possa continuare a incantare le generazioni a venire.