venerdì 8 Agosto 2025
21.5 C
Ancona

Nuovo ponte alle Marche: un passo avanti per la ripresa.

Il recupero infrastrutturale del territorio marchigiano, duramente provato dall’alluvione del 2022, prosegue con un’accelerazione strategica, incarnata dalla recente consegna del nuovo ponte che collega Frontone e Serra Sant’Abbondio.
L’opera, uno degli undici ponti affidati al Consorzio di Bonifica delle Marche nell’ambito del piano di ricostruzione guidato dal Commissario Straordinario, rappresenta un tassello cruciale per il ripristino della connettività e della resilienza del Pesarese.
L’intervento, finanziato con un investimento di quasi 1,4 milioni di euro, trascende la mera sostituzione di una struttura danneggiata.
Si tratta di una riprogettazione funzionale pensata per mitigare il rischio idrogeologico e garantire la sicurezza a lungo termine.
L’assenza di pile immerse nell’alveo del fiume, una scelta progettuale ponderata, permette un deflusso delle acque più efficiente, minimizzando il rischio di intasamenti e di ulteriori danni in caso di eventi meteorologici estremi.
Questo approccio si allinea con una visione più ampia di gestione del rischio, che considera le infrastrutture non solo come elementi di collegamento, ma come parte integrante di un sistema di protezione del territorio.
Dal punto di vista tecnico, il ponte si configura come un’opera all’avanguardia.
L’impalcato, con una larghezza complessiva di sei metri, è realizzato con travi prefabbricate in calcestruzzo armato precompresso, una soluzione che garantisce elevata resistenza e durabilità nel tempo.

La solidità della struttura è ulteriormente assicurata dalle fondazioni profonde, costituite da sei pali trivellati per ciascuna spalla, scavati in profondità fino a dodici metri.

Questi pali, del diametro di 80 cm, conferiscono al ponte una capacità portante eccezionale, in grado di resistere a carichi elevati e a sollecitazioni dinamiche.

Il pacchetto stradale sovrastante, completato con manto in conglomerato bituminoso, cordoli laterali in cemento armato e barriere di sicurezza conformi alle normative più recenti, assicura la massima sicurezza per gli utenti.
L’intervento, come sottolineato dall’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, non è solo un segnale di rapido ripristino, ma anche un atto di speranza e di rinascita per le comunità colpite.
La capacità di mobilitare risorse e competenze, nonostante le sfide poste da un evento di tale portata, testimonia l’impegno concreto dell’amministrazione regionale a proteggere il territorio e a sostenere la popolazione.
La ricostruzione non è solo un processo materiale, ma anche un percorso di resilienza e di riappropriazione del futuro, un futuro che si costruisce giorno dopo giorno, con fatica e determinazione.
Il nuovo ponte, più di una semplice opera infrastrutturale, simboleggia questo rinnovato spirito di comunità e la volontà di guardare avanti, con fiducia e speranza.

La sua realizzazione, in un arco di tempo relativamente breve, rappresenta un importante passo avanti verso la piena ripresa del territorio marchigiano.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -