Nel commemorare l’823° anniversario del Trattato di Pace del 18 gennaio 1202 a Polverigi, un evento cardine per la storia di Ancona e del suo territorio, il Comune, l’Università Politecnica delle Marche (Univpm), il Museo Tattile Omero e la Pro Loco di Polverigi inaugurano un ambizioso progetto biennale denominato “Castrum Pulverisie”.
Questa iniziativa non si limita alla celebrazione di un capitolo storico, ma si propone come un’indagine profonda sul concetto di felicità, un obiettivo universale che trascende i confini temporali e geografici.
L’eco del Trattato di Pace, con la sua promessa di armonia e prosperità, risuona oggi come un invito a riflettere sulla felicità, intesa non come effimera sensazione, ma come stato d’animo duraturo, frutto di una complessa interazione tra benessere economico, sviluppo sociale, espressione artistica e connessione con l’ambiente.
Il progetto si ispira al concetto di Fil (Felicità Interna Lorda), un indicatore che, seppur spesso criticato per la sua semplicità, offre uno spunto di riflessione sul livello di benessere di una comunità e sulla necessità di migliorarlo attivamente.
Il percorso si articola in due momenti iniziali, due giornate di confronto e dialogo che si terranno ad Ancona (7 novembre, aula A Giuliano Conti, Facoltà di Economia Univpm) e a Polverigi (8 novembre, Sala consiliare del Comune).
Un think tank multidisciplinare, composto da figure di spicco provenienti da diversi campi del sapere – Franco La Cecla (antropologo e regista), Annalisa Monfreda (direttrice di riviste), Mauro Gallegati (professore di Economia), Roberto Danovaro (professore di Ecologia), Paolo Naldini (direttore della Cittadella dell’Arte), Aldo Grassini (fondatore del Museo Omero), Fabio Bianchini Pepegna (ricostruttore dell’opera di Pasolini) – affronterà tematiche cruciali legate alla costruzione di una “Cultura della Felicità”.
L’approccio non si limita a un’analisi teorica, ma ambisce a generare soluzioni concrete, a stimolare un cambiamento culturale che coinvolga attivamente la cittadinanza.
Si pone l’obiettivo di identificare i fattori che influenzano il benessere individuale e collettivo, di promuovere pratiche sostenibili, di valorizzare il patrimonio culturale e artistico, di favorire l’inclusione sociale.
La visione a lungo termine del progetto culminerà nella primavera del 2026 con la realizzazione di “Terzo Paradiso”, un’installazione simbolica dedicata alla Pace preventiva.
Questa opera d’arte, frutto di un processo creativo partecipativo che coinvolgerà i giovani e le scuole del territorio, rappresenterà un gesto concreto di impegno verso un futuro più giusto e sereno, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Felicità promossa dalle Nazioni Unite.
Si tratta di un’opportunità unica per sensibilizzare le nuove generazioni all’importanza della collaborazione, della tolleranza e del rispetto per l’ambiente, contribuendo a costruire una società più consapevole e responsabile.







