domenica 14 Settembre 2025
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Santa Croce Fano: Memorie, Promesse e la Voce dei Cittadini

L’ospedale Santa Croce di Fano: una questione di memoria, visione e responsabilità.

La recente ondata di dichiarazioni a favore della struttura da parte delle forze di centrodestra, pur tardive, solleva interrogativi profondi e non solo procedurali.
Marta Ruggeri, capolista del Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali, incalza con una critica serrata, evidenziando una dissonanza stridente tra le attuali promesse e il comportamento passato delle stesse forze politiche.

La vicenda del Santa Croce è intrinsecamente legata a scelte politiche preesistenti, dove la voce della comunità venne deliberatamente messa a tacere.

Nel 2012, una mozione popolare, sostenuta da un ampio fronte di cittadini fanesi, chiedeva la salvaguardia del Santa Croce, un approccio pragmatico volto a prevenire la speculazione legata alla costruzione del nuovo ospedale a Fosso Sejore e a rafforzare i servizi sanitari di prossimità.
Questa richiesta, che oggi appare ovvia e condivisibile, venne respinta in blocco dal centrodestra, allora al governo con una giunta guidata da Aguzzi e con la partecipazione di figure come l’attuale sindaco Serfilippi e il deputato Carloni.

Un gesto che svela una distanza preoccupante tra le esigenze della popolazione e le decisioni politiche.
L’emergenza sanitaria del Covid-19 ha poi drammaticamente confermato la validità delle argomentazioni avanzate dal M5s: l’infrastruttura ospedaliera non può essere relegata a un ruolo isolato, ma deve essere parte di un sistema di assistenza capillare e integrata.
La costruzione di “cattedrali nel deserto” si è rivelata una strategia fallimentare, incapace di rispondere alle reali necessità dei cittadini.
Oggi, nel 2025, l’Assenza di una rete di assistenza territoriale consolidata si fa sentire con forza, con servizi smantellati e una popolazione lasciata in balia di lunghe attese e difficoltà di accesso alle cure.
Le promesse del centrodestra, incentrate sull’ospedale unico, appaiono vuote e prive di una visione strategica che tenga conto delle specificità del territorio.
Il Movimento 5 Stelle, in opposizione a un approccio superficiale e retorico, si impegna a proporre soluzioni concrete e condivise.
Il progetto ruota attorno a tre pilastri fondamentali: il rafforzamento del Santa Croce come presidio ospedaliero di primaria importanza per Fano e il suo vasto territorio; lo sviluppo di una medicina territoriale efficiente e accessibile, attraverso la creazione e il potenziamento di case di comunità, l’incremento del numero di medici di base e la garanzia di servizi sanitari di prossimità realmente operativi; e, infine, l’implementazione di misure efficaci per ridurre drasticamente le liste d’attesa, destinando in modo mirato e trasparente le risorse finanziarie disponibili.

Un elemento cruciale del progetto è la centralità del cittadino, che deve essere attivamente coinvolto nelle scelte che riguardano la sanità pubblica, attraverso meccanismi di partecipazione e consultazione che garantiscano una governance condivisa e responsabile.
Solo in questo modo sarà possibile ricostruire un sistema sanitario efficiente, equo e realmente al servizio della comunità fanese.

La sfida è complessa, ma il Movimento 5 Stelle è determinato a perseguirla con impegno e trasparenza, mettendo al primo posto il benessere dei cittadini.

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