Un drammatico episodio ha interrotto la quiete delle montagne del Maceratese, coinvolgendo una scalatrice durante l’affrontare della via “Duri e Osti”, un percorso di arrampicata impegnativo situato nella zona di Gelagna, ad Alta Serravalle di Chienti.
L’incidente, verificatosi ieri pomeriggio, ha richiesto l’intervento tempestivo e specializzato del Soccorso Alpino e Speleologico Marche (Cnsas), testimoniando la costante vigilanza necessaria in ambienti alpini tanto suggestivi quanto potenzialmente insidiosi.
La donna, mentre si trovava impegnata nella progressione del terzo tiro della via, ha subito una caduta dovuta a uno scivolamento, riportando un trauma alla caviglia che ha compromesso la sua capacità di proseguire autonomamente.
La natura della roccia, spesso friabile e soggetta a distacchi, e la difficoltà intrinseca del percorso hanno reso immediatamente evidente la necessità di un intervento mirato.
La gravità della situazione ha portato all’attivazione dell’elisoccorso regionale, l’Icaro 02, un mezzo indispensabile per raggiungere rapidamente e in sicurezza le aree impervie.
Un tecnico del Cnsas è stato quindi calato in elisoccorso, dimostrando la precisione e l’abilità richieste in tali operazioni.
Il professionista ha provveduto a stabilizzare la ferita, valutando l’entità del trauma e preparando l’infortunata al recupero.
L’utilizzo di un “triangolo di evacuazione” ha permesso di sollevare e trasportare in sicurezza la donna a bordo dell’elicottero, ottimizzando i tempi e minimizzando ulteriori rischi.
Il velivolo ha immediatamente deviato verso l’ospedale di Camerino, dove la scalatrice è stata affidata alle cure del personale medico per accertamenti più approfonditi e per la gestione del trauma.
Parallelamente, una squadra di soccorritori del Cnsas è rimasta ad attesa a terra, prestando assistenza al compagno di cordata dell’infortunata, che ha compiuto una discesa autonoma, seppur in condizioni di stress, utilizzando la tecnica della doppia.
Un ulteriore supporto logistico è stato fornito dalla presenza di una squadra dei Vigili del Fuoco, garantendo la sicurezza dell’area e coordinando le operazioni di soccorso, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le diverse forze specializzate in situazioni di emergenza in ambiente montano.
L’episodio rappresenta un monito sulla necessità di una preparazione adeguata, di una valutazione accurata dei rischi e di un costante aggiornamento delle tecniche di sicurezza in alpinismo.