giovedì 16 Ottobre 2025
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Ancona

Sciopero dei servizi ambientali: le Marche in protesta.

Il 17 ottobre si preannuncia una giornata di forte contestazione nel panorama socio-lavorativo marchigiano.

Lavoratrici e lavoratori che operano nel delicato e imprescindibile settore dei servizi di igiene ambientale, pilastro fondamentale per la salute pubblica e la vivibilità del territorio, incroceranno le braccia per un intero turno, in un’azione di sciopero unitaria promossa dalle segreterie regionali di Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.

La mobilitazione, che coinvolgerà oltre tremila persone impiegate nelle diverse aziende del territorio, non è un evento isolato, ma l’apice di una crescente frustrazione accumulata negli ultimi dieci mesi.

Da gennaio, la scadenza del contratto nazionale di riferimento, la trattativa per il rinnovo è rimasta irrimediabilmente interrotta, a causa di una mancanza di risposte concrete da parte delle controparti.
Si tratta di una situazione che mina profondamente il diritto dei lavoratori a condizioni di lavoro dignitose e adeguate all’inflazione galoppante che ha eroso il potere d’acquisto.

Le rivendicazioni dei sindacati non si limitano all’adeguamento salariale, seppur prioritario, ma abbracciano una visione più ampia e strutturale del settore.
Si richiede un rafforzamento significativo delle misure di sicurezza, un aspetto cruciale in un lavoro spesso gravoso e potenzialmente pericoloso, che esige un’attenzione costante alla prevenzione di infortuni e malattie professionali.

Parallelamente, è urgente una revisione della classificazione delle mansioni, che spesso non riflette adeguatamente la complessità e la responsabilità delle attività svolte, penalizzando economicamente i lavoratori.

La giornata di sciopero è stata programmata come un atto di protesta visibile e incisivo.
Il presidio regionale, fissato ad Ancona, in Piazza del Plebiscito, dalle ore 10 alle ore 12 del 17 ottobre, rappresenterà un momento di aggregazione e di unità di intenti per tutte le aziende del territorio.

I lavoratori, attraverso la loro presenza in piazza, intendono portare direttamente all’attenzione delle istituzioni, in particolare al Prefetto, le ragioni profonde della loro protesta, sollecitando un intervento tempestivo e costruttivo volto a sbloccare la trattativa e a garantire un futuro lavorativo più equo e sicuro.
Questa mobilitazione si configura, dunque, non solo come una rivendicazione economica, ma anche come una rivendicazione di diritti fondamentali, legati alla dignità del lavoro e alla tutela della salute pubblica.

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