giovedì 2 Ottobre 2025
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Sciopero Generale Cgil: Solidarietà per la Palestina e Assistenza Umanitaria

La Confederazione Generale del Lavoro di Ascoli Piceno proclama lo sciopero generale, una risposta ferma e inequivocabile all’aggressione subita dalla Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria diretta a portare sollievo alla popolazione palestinese.
Questo atto, compiuto in un momento di profonda crisi umanitaria, non può essere ignorato da un sindacato di tale rilevanza come la Cgil, che si ritrova a dover prendere posizione in difesa dei valori fondamentali di giustizia, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
“Il nostro impegno era chiaro: un attacco alla Flotilla avrebbe innescato una reazione sindacale immediata e decisa,” dichiara Barbara Nicolai, Segretaria Generale della Cgil, sottolineando come la decisione di scioperare non sia una scelta arbitraria, ma una conseguenza diretta di un evento tragico e inaccettabile.
Lo sciopero, di portata nazionale, riflette la gravità della situazione e la necessità di una risposta unitaria.
Il territorio piceno sarà teatro di iniziative di protesta.

A San Benedetto del Tronto, un presidio si terrà alle 8 in Piazza dei Bambini del Mondo, un luogo simbolico dedicato alla speranza e alla protezione dell’infanzia, valori che vengono brutalmente violati nella Striscia di Gaza.
Successivamente, un corteo percorrerà le vie di Ascoli Piceno, da Piazza Matteotti a Piazza Giacomini, portando con sé le voci di chi non può più tollerare l’indifferenza.
La Segretaria Generale Nicolai invita tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare attivamente allo sciopero per l’intero turno, non solo come gesto di protesta, ma come affermazione di una coscienza civile e umana.
“Non possiamo rimanere spettatori di una catastrofe che si consuma davanti ai nostri occhi, di una popolazione decimata dalla fame e dalla violenza.

Questo non è un conflitto lontano, ma una tragedia che interpella la nostra umanità e il nostro ruolo come cittadini del mondo.
“La Cgil esorta la cittadinanza a unirsi alle manifestazioni organizzate congiuntamente, abbracciando la causa della libertà per la Palestina e difendendo il diritto alla compassione e all’assistenza umanitaria.

L’azione sindacale si configura come un atto di solidarietà concreta verso un popolo che soffre, vittima di un conflitto che nega i diritti fondamentali e mette a repentaglio la stessa sopravvivenza.
Nicolai respinge con forza chi vorrebbe relegare questo tema a una questione marginale, non rilevante per l’agenda sindacale.
“Chi pensa di poter ignorare questa tragedia commette un errore gravissimo.

Il nostro ruolo non è solo quello di tutelare i diritti dei lavoratori, ma anche di difendere i valori universali di giustizia e dignità umana.
Se il governo italiano non si fa carico di agire con fermezza per proteggere i civili e fermare questa escalation di violenza, saremo al fianco di coloro che lottano per la libertà, per la pace, per un’economia che non si nutra di guerra e distruzione, come il movimento sindacale ha sempre fatto nella sua storia.

” La protesta non è solo un diritto, ma un dovere verso la giustizia e la solidarietà internazionale.

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