lunedì 4 Agosto 2025
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Scossicci a rischio: il comitato chiede aiuto alle istituzioni.

La recente intesa mareggiata ha lasciato un segno profondo sulla costa di Scossicci, a Porto Recanati, amplificando una spirale di degrado che si protratta da anni e che il comitato “Viva Scossicci” denuncia con urgenza.
La missiva inviata al Presidente della Regione Marche, all’Assessore all’Ambiente e al Sindaco, unitamente all’informazione alla Senatrice, non è semplicemente una lamentela, ma un appello disperato a interrompere un ciclo di inerzia e a riaffermare la responsabilità delle istituzioni nella tutela del territorio e della comunità che lo abita.

Il quadro che emerge non è quello di un evento isolato, ma di un accumulo di negligenze che hanno reso la costa di Scossicci particolarmente vulnerabile.

I danni arrecati – che riguardano non solo le infrastrutture fisiche, ma anche le attività economiche e l’ecosistema marino – sono la conseguenza diretta di una gestione protratta nel tempo, caratterizzata da promesse non mantenute, fondi inaccessibili e interventi strutturali rimandati.
Scossicci, un tempo cuore pulsante del turismo locale, rischia di perdere la propria identità e il proprio valore economico, trasformandosi in un monito tangibile delle conseguenze dell’abbandono.
La fragilità del territorio non è una fatalità, ma il risultato di scelte politiche e amministrative che hanno privilegiato la procrastinazione a fronte di una pianificazione seria e coerente.
Il comitato sottolinea l’assurdità di una situazione in cui risorse finanziarie per la riqualificazione sono disponibili, ma rimangono inutilizzate, mentre la costa continua a erodersi, minacciando la sicurezza delle abitazioni, la sopravvivenza delle attività commerciali e la stessa vocazione turistica del luogo.

Questa immobilizzazione non è solo un danno economico, ma una ferita al tessuto sociale, un’erosione della fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
L’appello del comitato “Viva Scossicci” è dunque un invito alla responsabilità collettiva, alla necessità di superare gli interessi particolari e di abbracciare una visione strategica a lungo termine.
Richiedono non solo interventi emergenziali, ma un percorso strutturato, con obiettivi chiari, tempistiche precise e la partecipazione attiva della comunità locale.

Si tratta di un imperativo etico e di un investimento nel futuro, perché la tutela del territorio è un dovere imprescindibile per chiunque abbia la responsabilità di governare e proteggere il bene comune.
La costa non è una risorsa infinita e il silenzio non può essere un’opzione.

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