Un’azienda edile operante nel cuore del cratere sismico di Visso, in provincia di Macerata, si trova temporaneamente interrotta nella sua attività a seguito di un’ispezione congiunta condotta dai Carabinieri della Compagnia di Camerino e dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro. L’intervento, mirato a verificare il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro, ha portato alla sospensione dell’attività e alla formulazione di pesanti contestazioni, evidenziando una serie di gravi inadempienze strutturali e procedurali.Le contestazioni si traducono in un onere economico considerevole, quantificato in un ammenda complessiva di 25.630 euro, a cui si aggiungono ulteriori sanzioni amministrative per 3.000 euro. Questa combinazione di sanzioni non rappresenta solamente una perdita finanziaria per l’impresa, ma segnala anche una potenziale responsabilità penale per i soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza aziendale.L’ispezione ha rivelato non solo violazioni immediate e concrete, ma anche una carenza sistemica nella gestione della sicurezza, che potrebbe aver compromesso l’incolumità dei lavoratori impegnati nelle delicate operazioni di ricostruzione post-sisma. Le aree di non conformità, sebbene non specificate nel comunicato, sono presumibilmente legate a problematiche quali la mancanza di adeguata formazione del personale, l’assenza di dispositivi di protezione individuale (DPI) conformi e disponibili, l’inadeguatezza dei sistemi di prevenzione incendi e la carenza di procedure di valutazione dei rischi.La sospensione dell’attività, misura drastica ma necessaria, mira a garantire che l’impresa adotti immediatamente le azioni correttive necessarie per eliminare le criticità riscontrate e ripristinare condizioni di lavoro sicure e salubri. Questo episodio sottolinea la crescente attenzione delle autorità competenti nel monitoraggio del rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, particolarmente in contesti caratterizzati da rischi elevati come la ricostruzione in aree post-disastro.L’evento rappresenta anche un campanello d’allarme per l’intero settore edile, ricordando l’importanza cruciale della prevenzione degli infortuni e della responsabilità sociale d’impresa. La ricostruzione post-sisma, un’operazione complessa e delicata, richiede non solo velocità ed efficienza, ma anche un impegno rigoroso nella tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, pilastri fondamentali per la sostenibilità di qualsiasi attività produttiva. La vicenda di Visso, pertanto, dovrebbe stimolare una riflessione più ampia sulle pratiche di sicurezza e sulla necessità di investire in una cultura della prevenzione diffusa, per evitare che simili situazioni si ripetano.
Sospesa cantiere a Visso: pesanti contestazioni per gravi violazioni sicurezza.
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