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martedì 4 Novembre 2025

Tensione crescente: episodi di violenza e resistenza alle forze dell’ordine

Un’escalation di comportamenti alteri e violenti, maturata in contesti diversi, ha recentemente messo a dura prova l’attività di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine nelle province di Fermo e Porto San Giorgio.
Questi episodi, pur nella loro singolarità, riflettono una preoccupante tendenza all’opposizione all’autorità e alla commissione di reati minori, spesso aggravati da pregressi problemi di natura giudiziaria e dalla dipendenza da sostanze stupefacenti.

Il primo caso, verificatosi a Porto Sant’Elpidio, ha coinvolto un uomo di sessant’anni, di origine greca e residente a Fermo, fermato durante un controllo di routine su una Toyota con targa estera.
L’atteggiamento del conducente, fin da subito percepito come eccessivamente nervoso e collaborativo, ha rapidamente degenerato.
L’inerzia del controllo, anziché placare l’agitazione, l’ha amplificata, rendendo necessario l’intervento di una seconda pattuglia.

L’uomo, oggetto di un provvedimento di ammonimento per stalking, emesso dal Questore di Fermo e ancora da notificare, si è rifiutato di seguire gli agenti presso la Questura, manifestando un’aggressività fisica che culminò in tentativi di resistenza, tra cui spintoni e una drammatica caduta a terra.
La pericolosità del tratto stradale, caratterizzato da intenso traffico, ha reso necessario l’utilizzo della forza per bloccare il soggetto e sottoporlo al fotosegnalamento.

Oltre alle accuse di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, è emerso che l’uomo era anche privo di patente di guida, e il veicolo, non sottoposto a revisione, è stato affidato a un custode giudiziale.
Parallelamente, a Porto San Giorgio, una Volante ha intercettato un Volkswagen Up con due uomini a bordo, entrambi gravati da un pregresso penale articolato, che spaziava da reati legati alla droga e all’alcol, fino a maltrattamenti in famiglia, lesioni, rapine e atti persecutori.

Durante la perquisizione, è stato rinvenuto in possesso di uno dei due, un uomo fermano di 43 anni, una quantità di sostanza stupefacente, identificata come cocaina.

L’uomo, già oggetto di un provvedimento di ammonizione per comportamenti persecutori nei confronti di un’ex compagna, ha opposto un rifiuto categorico agli accertamenti tossicologici, accentuando ulteriormente la gravità della sua posizione.
La condotta alterata dei due uomini ha comportato la denuncia per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, con conseguente ritiro della patente di guida e della carta di circolazione.
Il veicolo è stato sottoposto a sequestro amministrativo, mentre il 40enne, passeggero, è stato denunciato anche per detenzione illecita di stupefacenti.
Questi episodi, pur nella loro apparente disomogeneità, rappresentano un campanello d’allarme.

Evidenziano la necessità di rafforzare le strategie di prevenzione e contrasto alla criminalità, non solo attraverso un aumento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio, ma anche attraverso un’azione mirata di sensibilizzazione e riabilitazione, finalizzata a restituire alla collettività individui che hanno manifestato comportamenti devianti e pericolosi.

L’efficacia di tali interventi è cruciale per tutelare la sicurezza pubblica e preservare l’ordine sociale.

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