Ad Ascoli Piceno, l’attesa è palpabile per la centesima edizione della Quintana, un evento che incarna l’identità e la storia della città.
Nata nel 1955 come omaggio a Sant’Emidio, patrono locale, la Quintana si è evoluta in un complesso rituale, un crogiolo di tradizione cavalleresca, teatralità popolare e fervore cittadino.
Se inizialmente celebrata unicamente la prima domenica di agosto, dal 1997 si è affiancata una seconda data, il secondo sabato di luglio, dedicata alla Madonna della Pace, un’aggiunta che ne ha arricchito il significato religioso e l’appeal turistico.
La Quintana non è semplicemente una competizione; è una rappresentazione simbolica del potere e dell’onore, un’eco del passato medievale che si manifesta in un’esplosione di colori, suoni e gestualità.
I cavalieri, veri e propri protagonisti, incarnano i valori del coraggio, della lealtà e della dedizione alla propria comunità.
Armati di lance, devono affrontare un percorso ad otto, detto “campo dei giochi dello Squarcia”, con l’arduo compito di colpire il Moro, un’imponente effige fantoccio che rappresenta il nemico da abbattere.
Tre tornate di prove definiscono il vincitore: la velocità, misurata con precisione cronometrica, e l’abilità nel colpire il bersaglio, dove la mira si unisce all’eleganza equestre.
Il palio, quest’anno opera dell’artista pugliese Renè, rappresenta il premio ambito, il simbolo della vittoria e dell’orgoglio sestierale.
L’edizione numero cento vede contendersi il prestigioso drappo sei abili cavalieri: Davide Dimarti (Piazzarola), Adalberto Rauco (Porta Maggiore), Lorenzo Melosso (Porta Romana), Mattia Zannori (Porta Tufilla), Luca Innocenzi (Porta Solestà) e Tommaso Finestra (Sant’Emidio).
Innocenzi, cavaliere originario di Foligno, si presenta come il favorito, forte di un palmarès impressionante – ben 19 quintane conquistate, l’ultima delle quali lo scorso luglio – un record che testimonia la sua eccezionale bravura e la sua profonda connessione con la Quintana.
Ma la Quintana non è solo la gara in sé.
Precede la competizione un maestoso corteo di oltre mille figuranti, un fiume umano avvolto in sontuosi costumi del Quattrocento.
Dalle 16:15, questo spettacolo itinerante attraverserà le vie del centro storico, un tuffo nel passato che coinvolge e commuove.
A guidare il corteo, nel ruolo di alfiere, il noto presentatore televisivo Massimiliano Ossini.
L’evento, di importanza nazionale, sarà trasmesso in diretta su Rai 3 dalle 18:00 alle 18:55.
Un’ulteriore opportunità di seguire l’azione sarà offerta attraverso i profili ufficiali della Quintana su Facebook e Youtube, con streaming diretto a partire dalle ore 17.
Le riprese, curate da Xentek produzioni, saranno inoltre disponibili su diverse emittenti televisive regionali.
Per permettere a tutti di partecipare, due maxischermi, accessibili liberamente, proietteranno la diretta social nei giardini pubblici e in Piazza Arringo, trasformando la città in un unico grande palcoscenico, pronto a celebrare un secolo di Quintana, un’eredità culturale vivace e vibrante.