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OFF – InArt, il festival nazionale di danza diffusa, si configura come un vibrante tessuto culturale che intreccia performance artistiche, laboratori creativi e incontri formativi, estendendosi ora a Matelica (Macerata) dopo le significative tappe ad Aradeo, Marano Lagunare e Magliano in Toscana.
Fino al 6 settembre, il festival, curato dall’associazione Art Hub sotto la direzione artistica di Roberto Lori e organizzativa di Marika Errigo, si rivela non solo una vetrina di danza contemporanea, ma un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana e sociale, declinando l’arte della danza in contesti inaspettati e coinvolgendo attivamente la comunità locale.
La presenza a Matelica, resa possibile in sinergia con la Pro Loco locale, la Compagnia degli Istanti, Amat Marche e integrata nella più ampia manifestazione Face Off, trascende il semplice cartellone di spettacoli.
Si tratta di un’immersione totale nel territorio, un’esplorazione delle sue identità e delle sue storie attraverso il linguaggio del movimento.
Il festival si espande quindi, non limitandosi al teatro Piermarini, ma invadendo il borgo antico, raggiungendo la RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) e il suggestivo Salone del convento della Beata Mattia, trasformando ogni spazio in un palcoscenico effimero.
Il programma denso e variegato, che si dispiega dal 31 agosto al 6 settembre, offre uno sguardo ampio sul panorama della danza contemporanea italiana ed europea.
Dalle sperimentazioni innovative di Twain Centro di produzione, Versilia Danza, Ersilia Danza ed Egribianco Danza, alle riflessioni profonde di Naturalis Labour, Borderline Danza e Arearea, fino alle ricerche estetiche di Rilaben e alla distintiva impronta della Compagnia degli Istanti, la rassegna testimonia la vitalità e la pluralità delle espressioni coreografiche contemporanee.
L’inaugurazione, con “Danza celata, danza trovata” della Compagnia degli Istanti, è particolarmente significativa: un’esperienza partecipativa che abbatte le barriere tra pubblico e artista, trasformando gli spettatori in protagonisti attivi di una sorta di caccia al tesoro performativa.
Questo approccio ludico e interattivo riflette l’intento generale del festival: creare un’esperienza culturale accessibile e coinvolgente, capace di generare nuove connessioni e di stimolare la creatività collettiva.
Parallelamente agli spettacoli, D.
OFF InArt dedica ampio spazio alla formazione e alla ricerca.
Un ciclo di laboratori intensivi, guidati da figure di spicco come Arianna Masi, Francoise Parlanti ed Elisa Spina, offre a giovani danzatori provenienti da tutta Italia l’opportunità di approfondire le proprie competenze e di sperimentare nuove tecniche e approcci coreografici.
La sezione musicale, curata da Luca Pecchia e Luca Migliorelli, introduce un nuovo elemento di contaminazione e arricchimento, ampliando ulteriormente l’orizzonte culturale del festival.
Il supporto a giovani coreografi e danzatori locali, con due focus dedicati il 3 e 4 agosto, sottolinea l’impegno del festival verso la valorizzazione del territorio e la promozione di nuove generazioni di artisti.
Infine, le residenze artistiche concesse a Silvia Capponi e Giorgio Mogavero, Alba Maestrelli e Simona Rando, rappresentano un’ulteriore testimonianza dell’attenzione di D.
OFF InArt verso la ricerca artistica e la creazione di nuove opere, contribuendo a consolidare il suo ruolo di piattaforma innovativa e motore di sviluppo culturale nel cuore del territorio marchigiano.