“Dio, come mi amo… per amarti di più!” è un’opera che sfida le convenzioni, nata dall’irrequietezza creativa di Ettore Bassi e Debora Iannotta, presentata al festival ‘Passaggi’ di Fano. Più che un mero libro, si configura come il distillato di un’indagine teatrale, un’esplorazione audace delle dinamiche complesse e spesso dolorose che intercorrono tra uomo e donna. La prefazione di Roberto Vecchioni ne suggella l’importanza, testimoniando un’amicizia profonda e un’ammirazione sincera che si traduce in un omaggio sentito.L’idea alla base del progetto è radicalmente innovativa: un percorso inverso rispetto al percorso tradizionale. Invece di derivare da un’opera letteraria preesistente, lo spettacolo teatrale ha generato il libro. Questa scelta coraggiosa riflette una volontà precisa: quella di affrontare il tema della relazione con una profondità inesplorata, al di là delle narrazioni superficiali e spesso distorte che imperano nella cultura contemporanea.Bassi e Iannotta percepiscono un diffuso malessere nelle relazioni uomo-donna, una sorta di crisi di significato che spinge le persone a cercare risposte in luoghi comuni e soluzioni rapide, senza però arrivare a una vera comprensione reciproca. Lo spettacolo, e di conseguenza il libro, si propone quindi come un tentativo di decostruire questi schemi, di offrire uno spazio di riflessione e di ricerca di un linguaggio autentico per esprimere le emozioni e le esperienze più intime.L’opera fonde elementi diversi: la potenza evocativa della canzone, la linearità della prosa, la ricchezza interpretativa delle citazioni, la vulnerabilità dei monologhi e l’acutezza delle riflessioni filosofiche. Questa commistione di linguaggi è funzionale a creare un’esperienza immersiva, capace di toccare corde sensibili e di stimolare il pubblico a confrontarsi con le proprie paure, i propri desideri e le proprie contraddizioni. L’obiettivo non è fornire risposte facili, ma piuttosto sollevare domande fondamentali sull’amore, sull’identità e sul significato della relazione umana. Si tratta di un’esplorazione senza compromessi, un invito a guardare dentro di sé e ad affrontare la complessità dell’esperienza amorosa con coraggio e onestà intellettuale.
Dio, come mi amo…: Un libro nato dal teatro, un’indagine sull’amore.
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