martedì 26 Agosto 2025
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IFN: Italia, un inventario forestale per salvare la biodiversità

L’Italia si appresta a compiere un salto di qualità nel monitoraggio del suo patrimonio forestale con il quarto Inventario Forestale Nazionale (IFN), un’iniziativa di portata epocale per la comprensione e la tutela delle risorse naturali del Paese.
Oltre alla consolidata attività di rilevamento della struttura forestale e della stima dello stock di carbonio, il nuovo IFN introduce un paradigma innovativo: l’integrazione sistematica della biodiversità vegetale come parametro essenziale.

Questa evoluzione, coordinata dal CREA (Centro Ricerca Agricoltura e Analisi del Territorio) in stretta collaborazione con l’Università di Camerino e con il supporto scientifico delle Università di Bologna e Firenze, insieme alla Società Botanica Italiana, eleva l’IFN a strumento di analisi ambientale a 360 gradi.
L’importanza di questa novità risiede nel riconoscimento che la ricchezza biologica di una foresta non si esaurisce nella mera presenza di alberi.
Il sottobosco, con la sua miriade di specie erbacee, arbustive e muschiose, rappresenta un serbatoio di biodiversità spesso sottovalutato, cruciale per la resilienza dell’ecosistema, la regolazione idrologica e il mantenimento di funzioni ecologiche vitali.

L’IFN, dunque, si impegna a quantificare e caratterizzare questa componente nascosta, offrendo una visione più completa e realistica dello stato di salute delle foreste italiane.
Un ulteriore elemento distintivo di questa edizione dell’IFN è l’introduzione del campionamento dei licheni.

Questi organismi, spesso trascurati, sono riconosciuti come bioindicatori sensibili e affidabili della qualità dell’aria e dell’acqua, e forniscono informazioni preziose sullo stato di inquinamento e sulle pressioni ambientali a cui le foreste sono sottoposte.

La loro analisi contribuirà a valutare l’impatto delle attività antropiche e a identificare aree particolarmente vulnerabili.
L’opera di rilevamento, che coinvolge decine di Carabinieri Forestali, coprirà l’intero territorio nazionale, dagli ecosistemi tipici della macchia mediterranea, dominata dal leccio, alle imponenti faggete appenniniche, dai boschi di abete rosso delle Alpi ai rimboschimenti artificiali con conifere.

Il risultato sarà una stima statisticamente robusta della biodiversità vegetale a livello nazionale, disaggregata per Regioni e tipologie forestali, creando un atlante dettagliato del patrimonio vegetale italiano.

Questo strumento, con la sua granularità informativa e la sua validità scientifica, si prefigge di fornire ai decisori politici, ai gestori forestali e agli enti locali una base solida per la pianificazione della gestione sostenibile delle foreste, la definizione di politiche di conservazione mirate e la valutazione dell’efficacia degli interventi di mitigazione del cambiamento climatico e di protezione della biodiversità.
L’IFN non è semplicemente un inventario, ma una bussola per orientare le scelte del futuro, garantendo la salvaguardia del patrimonio forestale italiano per le generazioni a venire.

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