A vent’anni dalla sua improvvisa scomparsa, Jesi, la città natale di Valeria Moriconi, rende omaggio alla figura poliedrica dell’attrice dedicandole il Parco del Ventaglio, che assumerà il nome di “Parco di Valeria”. L’inaugurazione, prevista per il 1° luglio alle ore 10, suggella un percorso iniziato nel 2010 con un deliberato indirizzo della giunta comunale, concretizzandosi in un’area particolarmente significativa, a diretto contatto con la casa d’infanzia dell’artista.Valeria Moriconi, nata Valeria Abbruzzetti il 15 novembre 1931, fu interprete di una stagione teatrale d’eccellenza, un’era in cui la parola recitata possedeva una risonanza culturale e sociale ormai lontana. La sua carriera, luminosa e intensa, trascende la semplice definizione di “attrice”, configurandosi come una vera e propria istituzione nel panorama dello spettacolo italiano. Più che una recitazione, ciò che emanava dalle sue interpretazioni era un profondo investimento emotivo, una capacità di incarnare i personaggi che andava ben oltre la semplice imitazione, lasciando un’impronta indelebile nel cuore del pubblico e nella mente dei suoi colleghi.La sua interpretazione di Medea, un’eroina tragica dilaniata dalla rabbia e dalla disperazione, ha segnato un’epoca, così come la sua Giocasta, un personaggio complesso e tormentato, vittima di un destino avverso. Ma è forse l’indimenticabile Emma B. in “Savinio” di Vittorio Alfieri, a rappresentare l’apice della sua capacità di fondere forza espressiva e fragilità umana, un equilibrio perfetto tra dramma e commedia. La sua filmografia, seppur importante, non può rendere giustizia all’ampiezza del suo talento, concentrato prevalentemente sulle scene e sulla potenza del teatro. L’elenco dei titoli interpretati, elevato a oltre cento, testimonia una versatilità straordinaria e una costante ricerca di nuove sfide artistiche. La sua presenza scenica fu definita da una profonda conoscenza del testo, una capacità innata di comprendere la psicologia dei personaggi e una generosità nel donare al pubblico il frutto del suo impegno.Moriconi collaborò con i maestri che hanno segnato la storia del teatro italiano: Eduardo De Filippo, Franco Enriquez, Mario Missiroli, Maurizio Scaparro, Massimo Castri, Piero Maccarinelli, Luca Ronconi, Lorenzo Salveti. Ognuno di loro, a suo modo, contribuì a plasmare il suo talento, spingendola a esplorare nuove frontiere interpretative e a raggiungere vette di eccellenza. Il “Parco di Valeria” non è dunque solo un omaggio a un’artista scomparsa troppo presto, ma anche un invito a riscoprire il valore del teatro, l’importanza della memoria e la bellezza dell’arte che sa emozionare e illuminare il nostro cammino.
Jesi rende omaggio a Valeria Moriconi: un parco le dedicato.
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