A Monte Rinaldo, epicentro del sisma che ha scosso il Fermano nel 2016, si dispiega un ambizioso piano di rinascita, che trascende la mera ricostruzione materiale per abbracciare una visione di rigenerazione culturale, economica e ambientale.
Tre interventi cruciali, finanziati con risorse significative, segnano una svolta nella ripresa del borgo, ponendo le basi per un futuro sostenibile e ricco di opportunità.
Il primo progetto, con un investimento di 300.000 euro, è finalizzato alla riqualificazione della Torre dell’orologio, fulcro identitario del paese.
Questa non sarà una semplice restaurazione, ma una trasformazione in un museo dell’identità cittadina, un luogo di memoria e di narrazione che custodirà e promuoverà la storia, le tradizioni e le peculiarità di Monte Rinaldo.
L’obiettivo è creare uno spazio dinamico e interattivo, capace di coinvolgere residenti e visitatori, rafforzando il senso di appartenenza e stimolando il turismo culturale.
Parallelamente, si interviene sul cimitero comunale, gravemente danneggiato dal terremoto, con un finanziamento di oltre 290.000 euro.
Questo intervento, oltre a garantire la funzionalità e la sicurezza del luogo sacro, mira a ripristinarne la dignità e il valore simbolico, offrendo un luogo di raccoglimento e di ricordo per la comunità.
L’opera di punta di questo programma di ripresa è senza dubbio il “Cumalab”, un laboratorio archeo-agro-naturalistico di portata innovativa, finanziato con 1,6 milioni di euro dal Fondo Complementare Sisma del Pnrr.
Più che un semplice edificio, il Cumalab si configura come un vero e proprio ponte tra passato, presente e futuro.
La sua realizzazione, attraverso la ricostruzione conservativa di un preesistente edificio rurale, prevede la creazione di un centro polifunzionale che integra biglietteria multimediale, spazi espositivi dedicati all’agricoltura locale, una sala eventi per ospitare conferenze e workshop, aree didattiche per laboratori formativi e ambienti specificamente pensati per la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio.
La collocazione strategica, a diretto contatto con l’area archeologica del santuario romano de La Cuma, consente di creare un’offerta turistica integrata e di promuovere un’esperienza di scoperta che coniuga la tutela del patrimonio storico-archeologico con la valorizzazione delle risorse naturali e agricole.
Il Cumalab aspira a diventare un motore di sviluppo locale, generando nuove opportunità di lavoro, stimolando l’imprenditoria giovanile e rafforzando il tessuto sociale, contribuendo in modo significativo alla rinascita di Monte Rinaldo come comunità resiliente e proiettata verso il futuro.