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Paola Angelini vince il Premio Osvaldo Licini 2025

La scena artistica italiana celebra un nuovo talento con l’assegnazione del Premio Osvaldo Licini 2025, un riconoscimento prestigioso che ambisce a illuminare le figure più significative della pittura contemporanea.

Il verdetto, annunciato durante un evento solenne presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, ha incoronato Paola Angelini, artista marchigiana nata a San Benedetto del Tronto nel 1983.

Alla cerimonia hanno presieduto Renata Cristina Mazzantini, direttrice della galleria romana, Alessandro Zechini, curatore del premio, Andrea Valentini, presidente di Arte contemporanea picena, e Roberta Faraotti, rappresentante dell’azienda Fainplast, partner dell’iniziativa.

Il premio Licini, nato per onorare la memoria dell’omonimo artista, non si limita a premiare l’abilità tecnica, ma ricerca l’originalità concettuale e la capacità di dialogare con la tradizione pittorica italiana, proiettandola verso nuove sperimentazioni.

La selezione di Angelini, tra una rosa di quattro candidati di eccezionale talento, è frutto di un’approfondita valutazione condotta da una commissione di esperti – curatori, critici, direttori museali e artisti – provenienti da tutto il territorio nazionale.

Un processo deliberativo complesso, basato su segnalazioni autonome e indipendenti, ha garantito l’oggettività e la validità del giudizio, riflettendo la varietà di prospettive all’interno del panorama dell’arte contemporanea.
Paola Angelini si distingue per una pittura che trascende la mera rappresentazione, configurandosi come un’indagine poetica e storica sulla memoria collettiva e sul significato dell’immagine nell’era digitale.
La sua opera si caratterizza per una stratificazione di velature e cromie che danno vita a figure e paesaggi evanescenti, sospesi tra passato e presente.

Attraverso un linguaggio pittorico evocativo, Angelini rielabora miti e archetipi, intrecciandoli con riferimenti storici e una sensibilità contemporanea che interroga l’essenza stessa dell’esperienza visiva.
La sua pittura non è solo contemplazione, ma un processo attivo di decodifica, un invito a riflettere sulla nostra relazione con il tempo, il luogo e le narrazioni che ci plasmano.

Il percorso artistico di Angelini, in rapida ascesa, l’ha portata a esporre in sedi di prestigio internazionale, testimoniando il suo riconoscimento a livello globale.
Dalle sale del Museo Ca’ Pesaro di Venezia alla vibrante scena artistica di New York, passando per le istituzioni culturali di Prato e Hong Kong, la sua opera ha conquistato il pubblico e la critica.
Mostre personali come “Il tuffatore” (Fondazione Coppola, Vicenza, 2022), la partecipazione a “Pittura Italiana Oggi” (Triennale di Milano, 2023) e la recente “Image outside of time” (Hong Kong, 2024) hanno consolidato la sua posizione come una delle voci più originali e significative della pittura europea contemporanea.
Il Premio Osvaldo Licini 2025 rappresenta un ulteriore, importante capitolo di questa promettente carriera.

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