L’edizione centesima della Quintana di Ascoli Piceno, solenne ricorrenza in onore di Sant’Emidio, patrono della città, si prospetta intrisa di storia e suggestione, con un elemento innovativo a impreziosire la sua tradizione secolare: l’opera di René, artista pugliese, destinata a diventare il fulcro del Palio conteso dai sestieri.
Questa scelta non è casuale, ma testimonia un desiderio di dialogo tra epoche e territori, un intreccio di identità artistiche che arricchisce il significato del Palio.
La Quintana, evento che affonda le sue radici nel XV secolo, è più di una semplice competizione equestre; è un complesso rituale che rievoca le gesta dei cavalieri, l’onore, la fede e la profonda connessione tra la comunità ascolana e il suo santo protettore.
L’incarico affidato a René, figura emergente nel panorama artistico contemporaneo, rappresenta un atto di coraggio e una ferma volontà di rinnovamento, pur nel rispetto delle convenzioni che caratterizzano la Quintana.
L’artista, noto per la sua capacità di fondere tradizione e sperimentazione, ha il compito di creare un’opera che catturi l’essenza della Quintana, la sua carica emotiva, la sua profonda simbologia.
Il Palio, simbolo tangibile della competizione tra i sestieri, diventerà così un’opera d’arte a sé stante, un oggetto di desiderio e orgoglio per la comunità ascolana.
Si prevede che l’intervento di René trascenda la mera decorazione, elevandosi a vero e proprio commento visivo sulla storia, i valori e le aspirazioni del popolo di Ascoli.
La scelta di un artista proveniente da una regione diversa, la Puglia, sottolinea l’apertura della città verso nuove influenze e la volontà di creare un’esperienza unica e memorabile per i partecipanti e gli spettatori.
L’incontro tra la tradizione quintanaresca e la sensibilità artistica di René promette di generare un’opera di straordinaria bellezza e significato, un’eredità duratura per le future edizioni della Quintana.
L’evento del 3 agosto non sarà solo una competizione equestre, ma un vero e proprio festival culturale, un momento di celebrazione della storia, dell’arte e dell’identità ascolana, arricchito dalla presenza di un artista capace di interpretare e reinterpretare il passato, proiettandolo verso il futuro.
L’opera di René diventerà così un simbolo di questa rinnovata energia e di questo profondo legame con le radici.