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giovedì 30 Ottobre 2025

Rinascimento Marchigiano: Un Tesoro di Arte e Fede Prolungato

Il respiro del Rinascimento Marchigiano si protrae, un dono inatteso per il pubblico e una testimonianza dell’inestimabile valore artistico che custodisce.

Fino al 7 gennaio 2026, la mostra “Rinascimento Marchigiano.

Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede” continuerà ad accogliere visitatori nella prestigiosa Galleria d’arte moderna del palazzo comunale di San Severino Marche, irradiando un’aura di speranza e rigenerazione.
L’iniziativa, frutto dell’abile curatela di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, è promossa da Anci Marche e dal Pio Sodalizio dei Piceni, con il fondamentale supporto del commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma del 2016.

L’evento si è rapidamente affermato come uno dei pilastri dell’offerta culturale estiva marchigiana, un omaggio commovente al patrimonio artistico gravemente provato dagli eventi sismici, un invito a contemplare la resilienza e la capacità di rinascita di un territorio e della sua identità culturale.

Quindici opere d’arte di eccezionale rilevanza dialogano tra loro, creando un percorso emozionale che abbraccia il panorama artistico marchigiano del XV e XVI secolo.
Tra i tesori esposti, brilla il Trittico di Valle Castellana, capolavoro di Carlo Crivelli, emblema di un’epoca e di una maestria tecnica senza pari.

Accanto, la solenne “Madonna in trono con Bambino, Redentore e San Sebastiano” di Pietro Alemanno evoca una spiritualità intensa e commovente.
Il Polittico dei Fratelli Vivarini e il Crocifisso ligneo del XIII secolo da Corridonia, testimonianze di un’arte sacra profonda, arricchiscono ulteriormente il racconto.
Non meno significative, la raffinatezza del Busto reliquiario di Sant’Apollonio da Fermo e la commovente Pietà attribuita a Giuseppe Puglia, detto Il Bastaro, ci conducono in un viaggio attraverso la devozione e l’abilità scultorea del tempo.
“Prolungare questa esperienza straordinaria fino all’Epifania è un motivo di profonda gioia” afferma la sindaca Rosa Piermattei.

“Il grande afflusso di visitatori è la prova tangibile dell’apprezzamento per questi capolavori restaurati, simboli tangibili della nostra capacità di ricostruire e di ritrovare la bellezza dopo le ferite del terremoto.

” La mostra, che ha già incantato il pubblico di Roma, Ascoli Piceno e Ancona, si prepara ad affrontare una nuova avventura internazionale nel 2026, con un itinerario che la porterà in Cina, Germania e Spagna, diffondendo l’arte e la storia delle Marche in un dialogo culturale più ampio e ricco.

Un’occasione unica per presentare al mondo un patrimonio artistico prezioso, frutto di un impegno collettivo e di una profonda passione per la cultura.

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