Similitudini Festival: Un Inno alla Resilienza Poetica e all’Impegno CivileA Jesi, tra le mura evocative della Biblioteca Planettiana e i luoghi simbolo della città, si accende il Similitudini Festival, un evento culturale di due giorni (4 e 5 ottobre) che si configura come un profondo atto di resilienza artistica e di riflessione sociale.
Dopo un prefestival dedicato alla fragilità intrinseca della poesia, l’edizione corrente si erge a celebrare la sua forza, la sua capacità di fungere da baluardo contro l’indifferenza e motore di cambiamento.
Organizzato dall’associazione Liberi Pensieri di Trecastelli, con il sostegno del Comune di Jesi e della Biblioteca Planettiana, il festival si propone come un crocevia di espressioni artistiche, performance coinvolgenti e dialoghi stimolanti.
Il cartellone di Similitudini Festival non si limita alla mera celebrazione della poesia; è un’immersione nella storia, un’esplorazione delle coscienze e un invito all’azione.
L’apertura del festival, sabato alle ore 16:30 a Palazzo Pianetti, è segnata dalla mostra personale di Elena Giustozzi, “La forma dell’acqua.
Osservazioni ai margini dello sguardo”, un’indagine estetica che riflette sulla mutevolezza e sulla profondità dell’esistenza.
A seguire, il giornalista e autore televisivo Sigfrido Ranucci, figura di riferimento nel panorama dell’informazione d’inchiesta, presenta il suo libro “La Scelta”, un’analisi lucida e scomoda sulle decisioni che plasmano il nostro tempo.
La giornata si conclude con un momento di intensa partecipazione emotiva grazie al gruppo toscano Casa del Vento, una realtà storica che fonde musica e impegno civile, attraverso un talk concerto intitolato “Il suono della resistenza”, un percorso musicale e narrativo che attinge alla memoria e alla lotta per la giustizia sociale.
La domenica, a partire dalle ore 17, il Cortile della Biblioteca, la piazza della Repubblica e corso Matteotti diventano palcoscenico per una lettura ad alta voce di “Lettere dei condannati a morte della Resistenza”, un toccante memoriale affidato agli studenti dell’Istituto Superiore Cuppari Salvati, che danno voce ai giovani eroi caduti nella lotta per la liberazione dal nazifascismo.
Il ‘teatro in loop’ alla Sala dei Globi, con l’attore Paolo Mazzanti, ripropone la vicenda umana e poetica di Franco Matacotta, poeta e combattente, in un’esperienza teatrale intima e coinvolgente, fruibile in performance per piccoli gruppi di spettatori.
Il festival si conclude con un potente atto di testimonianza: “Parlami di Gaza”, una mostra itinerante che offre uno sguardo crudo e necessario sulla realtà palestinese, attraverso fotografie, musiche e parole di chi vive in prima persona la drammatica situazione.
Mervat Alramli, sceneggiatrice e scenografa, Mohammed Abu Senjer, musicista, e Ahmad Jarboa, infermiere a Gaza, raccontano un territorio martoriato, un popolo resiliente, un futuro incerto, offrendo al pubblico un’occasione di riflessione profonda e un invito all’azione.
Similitudini Festival, con i suoi molteplici linguaggi e le sue voci coraggiose, si configura dunque come un’esperienza culturale imprescindibile, un inno alla poesia come forza di cambiamento, un monito contro l’indifferenza, un ponte verso la comprensione e la solidarietà.