venerdì 5 Settembre 2025
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Amazon a Jesi: Chiaravalle chiede un piano traffico urgente

La lista civica “Chiaravalle Domani” esprime profonda preoccupazione e richiede un’urgente revisione delle strategie regionali in merito alla gestione del traffico conseguente all’imminente apertura del polo logistico Amazon nella zona di Coppetella, area adiacente Jesi.

L’incombente impatto su Chiaravalle, in termini di congestione viaria, impatto ambientale e rischi per la salute pubblica, è un tema che non può essere relegato a successive riflessioni o a soluzioni parziali.
La forza politica denuncia come la Regione Marche abbia dimostrato una carenza strutturale nella pianificazione e nel controllo di un progetto di tale portata.

L’attuale amministrazione, a ridosso delle elezioni, tenta di mitigare le proprie responsabilità con annunci infiammatori, come il rilancio del “casello Ancona Centro”, che appaiono come un mero tentativo di mascherare quattro anni di inazione e assenza di visione strategica.
La proposta di realizzazione di una stazione di servizio e di un parcheggio scambiatore nell’area ex-Mariotti, pur potenzialmente utile, non risolve il problema di fondo: la mancanza di un piano regionale organico per la gestione dei flussi di traffico nella bassa Vallesina.
Questo piano dovrebbe integrare soluzioni infrastrutturali con misure di incentivazione alla mobilità sostenibile, come il potenziamento del trasporto pubblico locale e la promozione di percorsi ciclabili e pedonali sicuri.
“Chiaravalle Domani” si schiera al fianco del Comitato Coppetella, condividendone le istanze e le preoccupazioni.

La salvaguardia della salute e della qualità della vita dei cittadini rappresenta una priorità assoluta.
Si richiede alla Regione Marche di adottare un approccio proattivo, elaborando un piano d’intervento basato su rigorose analisi tecniche, che tenga conto non solo delle esigenze di sviluppo economico, ma anche della tutela ambientale e della sostenibilità sociale.
La lista civica sottolinea l’impossibilità per i Comuni, singolarmente o in forma associata, di assumersi la responsabilità esclusiva di una trasformazione infrastrutturale di tale rilevanza.

Si tratta di una sfida che richiede un coordinamento regionale efficace, un investimento adeguato di risorse finanziarie e competenze specialistiche, e un dialogo aperto e trasparente con tutti gli stakeholder coinvolti.
È necessario un cambio di paradigma, che ponga al centro la pianificazione integrata e la partecipazione attiva della comunità locale, per garantire un futuro sostenibile e prospero per l’intera Vallesina.

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