Riqualificazione industriale e ricerca marina all’avanguardia: nasce il nuovo IRbim AnconaUn investimento significativo di 7,2 milioni di euro (IVA esclusa), pari a un impegno di 540 giorni lavorativi, segna una svolta per la ricerca marina nel cuore del porto di Ancona.
L’ex palazzina Fincantieri, un tempo simbolo dell’industria cantieristica, si trasforma in un polo scientifico all’avanguardia, destinato ad ospitare la nuova sede dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr Irbim).
Il progetto, frutto della sinergia tra lo studio Simone Subissati Architects e l’ingegner Domenico Lamura, non si limita alla ristrutturazione di un edificio.
Si tratta di un intervento di rigenerazione urbana e industriale che riqualifica un’area strategica del porto, integrando la ricerca scientifica con il tessuto sociale ed economico del territorio.
L’aggiudicazione dei lavori all’impresa Ar.
co.
srl, avvenuta il 9 settembre, ha dato ufficialmente il via a un percorso che mira a consolidare il ruolo di Ancona come centro di eccellenza nel campo delle scienze marine.
La nuova sede, articolata su quattro piani, sarà un ambiente di lavoro moderno e funzionale, progettato per accogliere 95 persone e dotata di laboratori di ricerca all’avanguardia, uffici e una sala riunioni versatile, destinata a ospitare convegni, seminari e visite didattiche.
L’edificio si distinguerà per l’adozione di soluzioni innovative che ne garantiranno un impatto climatico neutro, testimoniando l’impegno del Cnr verso la sostenibilità ambientale.
“Questo è un momento cruciale per l’Istituto Irbim Ancona, un ente di ricerca con una storia radicata nel territorio da oltre cinquant’anni,” ha dichiarato Gian Marco Luna, direttore del Cnr Irbim.
“La nuova sede non solo ci fornirà infrastrutture più moderne e funzionali, ma ci permetterà di rafforzare il nostro legame con il porto, supportando la ricerca marina di cui la regione ha un bisogno impellente.
” L’iniziativa non si limita a una semplice riqualificazione edilizia, ma si proietta verso un futuro di sviluppo sostenibile, promuovendo la cosiddetta “Blue Economy”, ovvero l’economia del mare, basata sull’utilizzo responsabile e innovativo delle risorse marine.
Il trasferimento dalla sede attuale, situata nell’area del Mandracchio, libererà quest’ultima e la restituirà alla disponibilità dell’Autorità Portuale.
Il progetto, premiato nella sezione “Renovation” del prestigioso premio di architettura “The Plan 2022” e selezionato per una mostra alla Biennale di Venezia nel 2025 con il titolo “Terrae Aquae.
L’Italia e l’Intelligenza del mare”, rappresenta un esempio di come la progettazione architettonica possa coniugare rigore scientifico, tutela del patrimonio storico e visione innovativa.
Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, ha sottolineato come l’intervento si inserisca in un più ampio processo di riqualificazione del Porto Antico.
L’ammiraglio Vincenzo Vitale, comandante della Capitaneria di Porto, ha evidenziato il valore aggiunto portato dal Cnr, rafforzando il legame storico e gli obiettivi comuni in termini di tutela della biodiversità marina.
Con un organico di 120 persone, il Cnr Irbim Ancona guarda al futuro con ottimismo, confidando che la nuova sede favorisca la ricerca all’avanguardia, la divulgazione scientifica e la collaborazione con la comunità locale, in linea con la terza missione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che promuove l’interazione tra ricerca e società.







