La comunità imprenditoriale delle province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata esprime profonda preoccupazione per le dinamiche interne che caratterizzano l’Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie e per il Made in Italy (ITS Academy), sollevando interrogativi cruciali sulla sua effettiva funzionalità e sul suo allineamento con le esigenze del territorio.
Lungi dall’intenzione di generare conflitti sterile, l’iniziativa mira a stimolare una riflessione costruttiva e a promuovere soluzioni concrete, al fine di preservare il valore intrinseco di un’istituzione nata con l’obiettivo di colmare il divario tra formazione professionale e mondo del lavoro.
Il fulcro di una fondazione ITS, come riconosciuto a livello nazionale, risiede nella capacità di creare un ponte solido e duraturo tra il sistema educativo e le imprese, garantendo che i giovani talenti acquisiscano competenze specifiche e immediatamente spendibili nel mercato del lavoro.
Questo processo, per sua natura, richiede un dialogo aperto, continuo e costruttivo tra tutti gli stakeholders: istituzioni, dirigenti scolastici, tecnici didattici, rappresentanti sindacali e, soprattutto, le aziende.
Senza un effettivo scambio di informazioni, un confronto trasparente e una partecipazione attiva delle imprese, la fondazione rischia di trasformarsi in una struttura autoreferenziale, priva di impatto reale e di utilità concreta.
Negli ultimi mesi, le associazioni territoriali di Confindustria hanno ripetutamente sollecitato la convocazione dell’assemblea dei partecipanti, auspicando un confronto approfondito sui programmi formativi, le iniziative progettuali e le strategie di sviluppo.
Queste richieste, malgrado la loro insistenza, sono rimaste inascoltate, generando un vuoto comunicativo che ha alimentato sospetti e incertezze.
La recente vicenda che ha portato alla sfiducia del precedente presidente, unita alla persistenza del silenzio e dell’assenza di iniziative concrete, ha ulteriormente acuito la preoccupazione.
L’inerzia e la mancanza di trasparenza dimostrate dalla fondazione non solo minano la fiducia delle imprese, ma configurano anche una chiara violazione dei principi fondamentali di governance e partecipazione.
La decisione di non coinvolgere attivamente le aziende, che rappresentano il tessuto connettivo tra formazione e occupazione, è inaccettabile e compromette seriamente l’efficacia dell’intero progetto.
Questo comportamento, se non corretto, potrebbe spingere Confindustria a ritirare il proprio sostegno e a dichiarare la fondazione priva di valore.
Tuttavia, la consapevolezza dell’impatto negativo che una simile decisione avrebbe sul territorio e sulla comunità locale ha finora dissuaso le associazioni di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata dall’intraprendere un’azione drastica.
Si invitano pertanto le istituzioni, i rappresentanti dello Stato e del Governo, con compiti di vigilanza, a prestare la massima attenzione e sensibilità verso questa delicata situazione.
Si esorta a un intervento tempestivo volto a ristabilire un dialogo costruttivo e a garantire il pieno coinvolgimento delle imprese e dei soggetti produttivi nella governance della fondazione ITS.
In caso contrario, Confindustria si riserva il diritto di segnalare formalmente la situazione alle autorità ministeriali competenti, al fine di sollecitare un’azione correttiva volta a ripristinare un rapporto di fiducia e collaborazione tra la fondazione e le aziende che la sostengono.
Il futuro del territorio e la competitività delle nuove generazioni dipendono dalla capacità di costruire un ecosistema formativo efficiente, trasparente e realmente al servizio delle imprese.







