La CGIL Marche si mobilita a sostegno dell’iniziativa #GlobalSumudFlotilla, un gesto concreto di solidarietà e pressione diplomatica volto a contrastare l’assedio di Gaza e a promuovere l’accesso umanitario alla popolazione civile.
Sabato 6 settembre, la confederazione sindacale aderisce a una rete di manifestazioni simultanee dislocate in cinque piazze della regione, rafforzando una voce che si leva con urgenza per la pace, la giustizia e il rispetto del diritto internazionale.
L’iniziativa, che coinvolge diverse associazioni e movimenti, rappresenta un atto di sfida pacifica e non violenta, volto a rompere il blocco imposto a Gaza e a sollecitare un intervento che garantisca la consegna di aiuti essenziali, sfidando le dinamiche di potere che perpetuano una situazione di profonda crisi umanitaria.
La Flotilla, simbolo di questa resistenza civile, incarna la volontà di superare l’impotenza e di agire concretamente, ponendo l’attenzione sulla necessità di una soluzione politica che tuteli i diritti fondamentali della popolazione gazzana.
“Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a una situazione che, secondo le denunce di organizzazioni internazionali, rischia di configurarsi come genocidio,” afferma Giuseppe Santarelli, Segretario Generale della CGIL Marche.
“Il nostro impegno si traduce in una presenza attiva sul territorio, affiancando chi, con coraggio e determinazione, si batte per un futuro di dignità e sicurezza per tutti.
“Le manifestazioni, programmate in orari diversi per massimizzare la visibilità e l’impatto, si terranno in:* Ancona: Piazza Roma, ore 18:00.
* Fermo: Piazzale Azzolino, ore 18:00.
* Macerata: Piazza Cesare Battisti, ore 9:30.
* Pesaro: Piazza del Popolo, ore 17:00.
* San Benedetto del Tronto: Giardino Nuttate de Lune, viale delle Tamerici, ore 17:30.
L’adesione della CGIL Marche si inserisce in un contesto più ampio di impegno sindacale a favore dei diritti umani e del diritto alla solidarietà, rivendicando la necessità di un’azione politica internazionale più incisiva e coerente, capace di tutelare la popolazione civile e di promuovere una pace duratura e giusta per la regione.
La manifestazione non è solo un appuntamento di protesta, ma un momento di sensibilizzazione e di costruzione di una coscienza collettiva, consapevole della gravità della situazione e responsabile nell’agire per il cambiamento.