L’Anaao Assomed Marche solleva con forza preoccupazioni significative riguardo alla recente proliferazione di corsi di laurea privati in Medicina e Odontoiatria, destinati a sorgere nelle sedi di Fano, Ascoli Piceno e Macerata.
La posizione del sindacato, espressa in un incontro cruciale con i candidati alla presidenza regionale e poi formalizzata in un comunicato ufficiale, non ammette ambiguità: l’istituzione di tali corsi solleva questioni etiche, sociali e formative che necessitano di una profonda revisione.
Il segretario regionale, Daniele Fumelli, ha posto un interrogativo diretto ai futuri governanti: è realmente necessaria un’ulteriore offerta formativa in medicina nella regione Marche, soprattutto in un contesto già segnato da sfide strutturali e risorse limitate? L’Anaao evidenzia il rischio concreto di creare una frattura significativa nel sistema formativo, una dicotomia tra i laureati provenienti dalle università pubbliche, che si basano su principi di accesso universale e finanziamenti statali, e quelli provenienti da istituzioni private, spesso caratterizzate da costi elevati e criteri di selezione più stringenti.
Questa divaricazione non solo mina l’equità nell’accesso alla professione medica, ma potrebbe anche compromettere la qualità della formazione stessa, a seconda delle risorse e delle metodologie didattiche adottate.
Il segretario nazionale, Pierino Di Silverio, ha ulteriormente inasprito la critica, sottolineando come questa tendenza privatistica rischi di istituzionalizzare un sistema in cui l’accesso alla professione medica diventi sempre più dipendente da fattori economici e familiari, escludendo potenziali professionisti meritevoli provenienti da contesti meno privilegiati.
L’implicazione è chiara: un sistema sanitario efficiente e giusto non può permettere che la formazione dei suoi operatori sia determinata dalla capacità economica di un individuo.
L’Anaao esprime la forte preoccupazione che la liberalizzazione dell’offerta formativa, incentivata da logiche di mercato, possa erodere i valori fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale, contribuendo a creare un sistema di due velocità in cui l’accesso alle cure, e ora anche alla formazione, sia limitato a coloro che possono permetterselo.
Si teme, in definitiva, una progressiva mercificazione della salute.
Il sindacato si impegna a sollecitare il futuro presidente della Regione Marche affinché intervenga presso il Ministero della Salute, chiedendo un attento riesame e, se necessario, la revoca dell’autorizzazione concessa alla Link Campus.
Al di là di questa specifica questione, l’Anaao rivendica con forza l’urgenza di affrontare questioni cruciali per il miglioramento delle condizioni di lavoro dei medici del servizio sanitario pubblico, in particolare l’applicazione immediata dei nuovi contratti collettivi e il riconoscimento delle progressioni di carriera, elementi imprescindibili per garantire la motivazione e la permanenza dei professionisti all’interno del sistema pubblico.
Il futuro del sistema sanitario marchigiano, secondo l’Anaao, dipende dalla capacità di coniugare innovazione e accessibilità, mantenendo i principi di equità e universalità che ne costituiscono il fondamento.