sabato 20 Settembre 2025
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Lavoro e futuro nelle Marche: Schlein e Ricci puntano al salario minimo.

Il Partito Democratico, con la segretaria Elly Schlein a Pergola, pone al centro del dibattito regionale la questione del lavoro, non come generico elemento di produzione, ma come pilastro fondamentale per la costruzione di una società equa e sostenibile.
L’attenzione si concentra sulla necessità di superare i modelli attuali, caratterizzati da precarietà, sfruttamento e una crescente insicurezza per i lavoratori, in particolare giovani e donne.

La proposta concreta avanzata, incarnata nell’impegno del candidato presidente Matteo Ricci, è l’introduzione di un salario minimo regionale di 9 euro l’ora per tutte le realtà che operano a commessa della Regione Marche.
Questa misura non è semplicemente un aumento salariale, ma una linea di demarcazione netta: al di sotto di questa soglia, si configura non lavoro, ma una forma di sfruttamento inaccettabile, che va contrastata con fermezza e considerata illegale.
L’analisi della segretaria Schlein va oltre la mera dimensione economica.
La perdita di lavoro, soprattutto nelle aree interne delle Marche, comporta un drammatico impoverimento non solo patrimoniale, ma anche sociale.
Questi territori, spesso marginalizzati, perdono la loro funzione di presidi di comunità, di aggregazione e di trasmissione di valori.

Il lavoro, in questo contesto, rappresenta la chiave per invertire la tendenza allo spopolamento e per garantire la vitalità di queste aree.

La tutela del lavoro deve essere, pertanto, strettamente connessa alla protezione delle famiglie.
La precarietà contrattuale genera ansia e incertezza, paralizzando le scelte dei giovani e rendendo impossibile la progettazione di un futuro stabile.

Un contratto a termine di un mese o tre, costantemente minacciato di non essere rinnovato, preclude la possibilità di costruire una famiglia, di investire nella propria formazione e di realizzare i propri sogni.

Il Partito Democratico si propone di essere un baluardo contro questa paura, garantendo il diritto a restare e a ritornare nelle aree interne, offrendo prospettive concrete di crescita personale e professionale.
La denuncia finale si rivolge alla politica regionale precedente, accusata di aver aggravato la situazione attraverso l’aumento dei contratti a termine e l’utilizzo indiscriminato dei voucher, strumenti che alimentano la competizione al ribasso e penalizzano i lavoratori.

Il Partito Democratico si impegna a invertire questa rotta, promuovendo politiche attive per il lavoro che favoriscano la creazione di posti di lavoro stabili, dignitosi e ben remunerati, capaci di restituire fiducia e speranza alle famiglie marchigiane.

La strada è percorribile, ma richiede una visione politica lungimirante e un impegno concreto per il bene comune.

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