giovedì 2 Ottobre 2025
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Marche, voto PD: delusione regionale, ma Senigallia dà segnali positivi.

Il voto regionale del 2025 in Marche ha lasciato un’eco di delusione nel Partito Democratico, nonostante uno sforzo congiunto e un programma ambizioso.

L’esito, che ha confermato la leadership del centrodestra, impone una profonda revisione strategica e un’analisi spietata delle dinamiche che hanno portato a questo risultato.
La mancata vittoria non può essere attribuita solo a fattori esterni; è imperativo scavare a fondo nelle ragioni interne che hanno limitato la capacità del PD di intercettare le reali esigenze del territorio.
Un elemento critico, e immediatamente evidente, è stato l’elevato tasso di astensionismo, un dato allarmante che supera di quasi dieci punti percentuali quello registrato nel 2020.

Questa disaffezione popolare non è un mero sintomo, ma il campanello d’allarme di una crisi più ampia, che investe la fiducia dei cittadini verso le istituzioni e, in particolare, verso i partiti politici.
Vincere senza una significativa partecipazione elettorale è una vittoria sterile, che non riflette un reale consenso popolare.

Il PD è chiamato a interrogarsi sul proprio ruolo e sulla propria capacità di recuperare la fiducia perduta, ridando voce e partecipazione ai cittadini.
L’autocritica deve essere onesta e approfondita, capace di identificare le cause profonde della disillusione, che si manifestano in sfiducia e senso di abbandono.
Tuttavia, in questo scenario complesso, Senigallia rappresenta un’oasi di resilienza per il Partito Democratico.

La capacità di mantenere una solida presenza in città, confermando la leadership locale, testimonia un legame profondo e duraturo con la comunità senigalliese.
La vittoria della coalizione guidata da Matteo Ricci, con un ampio margine sui suoi avversari, sottolinea la forza elettorale del PD a livello locale.

La figura di Maurizio Mangialardi emerge come un punto di riferimento imprescindibile per la città.
La sua esperienza consolidata, il suo radicamento nel tessuto sociale e la capacità di ascolto hanno generato un consenso diffuso, che si è tradotto in oltre 4.000 preferenze personali, assicurandogli un seggio in Consiglio Regionale.
Questo risultato non è solo un dato elettorale, ma il riconoscimento di un lavoro costante, fatto di presenza sul territorio e di attenzione ai bisogni dei cittadini.
Anche la Segretaria regionale, Chantal Bomprezzi, ha ottenuto un risultato significativo, con quasi 3.000 voti personali, dimostrando di essere una leader riconosciuta e competente, capace di portare avanti le battaglie del partito con determinazione.

Il suo successo evidenzia l’importanza della presenza femminile e del protagonismo giovanile nelle istituzioni regionali.
La sua mancata elezione in Consiglio Regionale, a seguito della sconfitta del centrosinistra, rappresenta una perdita per il PD marchigiano e un’occasione persa per avere una voce giovane e dinamica a livello regionale.
La situazione di Senigallia, quindi, offre un contrasto significativo con l’esito regionale, offrendo al Partito Democratico la possibilità di rafforzare la propria identità locale, consolidando i legami con la comunità e rilanciando la propria azione politica sul territorio.

Il percorso di ripartenza deve passare dalla valorizzazione delle esperienze locali, dall’ascolto attivo dei bisogni dei cittadini e dalla capacità di proporre soluzioni concrete e innovative per il futuro del territorio.

Il PD deve tornare a essere un partito di prossimità, capace di dialogare con i cittadini e di costruire insieme un futuro migliore per la regione Marche.

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