La crescente inquietudine che avvolge la Vallesina, esplicitata dalla recente e audace rapina alla gioielleria Santarelli di Moie, ha spinto il sindaco di Maiolati Spontini, Tiziano Consoli, a sollevare un campanello d’allarme al prefetto di Ancona.
L’episodio, che ha visto una banda di criminali professionisti sfondare la vetrina con un’auto, asportando un bottino di ingenti proporzioni – stimato in 200.000 euro – non è un evento isolato, bensì sintomo di una tendenza preoccupante.
La rapina, consumatasi in prossimità della stazione dei Carabinieri locale, evidenzia una vulnerabilità crescente del tessuto sociale, testimoniando come la criminalità organizzata stia erodendo la percezione di sicurezza anche in aree considerate tradizionalmente sicure, centrali e ben collegate.
La capacità di agire con rapidità, disinvoltura e una preparazione evidente suggerisce una pianificazione accurata e una conoscenza del territorio che meritano un’analisi approfondita.
Il sindaco Consoli, pur riconoscendo l’impegno profuso dall’amministrazione comunale in termini di sicurezza – con l’installazione di una rete di 40 telecamere di videosorveglianza e l’avvio di un promettente progetto di Controllo di Vicinato, che coinvolge attivamente 25 cittadini – ritiene necessario un intervento urgente e coordinato a livello provinciale.
Il Controllo di Vicinato, pur rappresentando un’iniziativa lodevole e un importante strumento di prevenzione, non può compensare una carenza di risorse umane nelle forze dell’ordine.
La richiesta del sindaco non si limita a un mero incremento del personale assegnato alla stazione dei Carabinieri di Maiolati Spontini, ma si estende a un’azione sinergica tra i comuni della Vallesina.
L’auspicio è che si crei una vera e propria rete di collaborazione, con lo scambio di informazioni e l’adozione di strategie condivise per contrastare efficacemente la criminalità.
La carenza di personale delle forze dell’ordine, un problema strutturale che affligge l’entroterra italiano, necessita di una soluzione immediata.
Allontanare la presenza delle forze dell’ordine dalle aree periferiche e rurali significa favorire l’espansione della criminalità e minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
È imperativo, pertanto, che le autorità competenti prendano in considerazione la necessità di redistribuire le risorse umane in modo più equo, garantendo una presenza capillare e reattiva sul territorio.
L’episodio di Moie deve costituire un monito, un punto di svolta verso un approccio più proattivo e mirato nella gestione della sicurezza pubblica, che metta al centro la tutela dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio sociale.