L’era contemporanea ci impone una riflessione profonda sul ruolo delle istituzioni regionali, chiamate a interpretare e anticipare i mutamenti che investono il territorio.
Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nel suo intervento inaugurale al nuovo Consiglio regionale, ha delineato una visione improntata alla concertazione come principio cardine per affrontare le sfide di un contesto in continua evoluzione.
Non si tratta, quindi, di reagire passivamente ai cambiamenti, ma di abbracciarli come opportunità di crescita e sviluppo.
L’attuale panorama socio-economico è caratterizzato da una straordinaria complessità, segnato da dinamiche economiche, politiche e geopolitiche interconnesse e in rapida trasformazione.
In questo scenario dinamico, la Regione Marche ha il dovere di onorare la sua storia e le aspettative dei suoi cittadini, valorizzando le eccellenze imprenditoriali e rispondendo alle esigenze delle nuove generazioni.
La capacità di una regione di prosperare dipende dalla sua abilità di costruire ponti tra diverse realtà: il mondo accademico e della ricerca, il tessuto economico produttivo, le associazioni di categoria, gli enti locali e, soprattutto, i cittadini.
Un approccio istituzionale caratterizzato dall’ascolto attivo, dalla condivisione delle decisioni e dalla partecipazione dei corpi intermedi è essenziale per forgiare politiche efficaci e mirate.
La concertazione, in particolare, non è semplicemente un metodo di lavoro, ma un vero e proprio paradigma di governance.
Negli ultimi cinque anni, è stata posta al centro dell’azione regionale e deve essere ulteriormente consolidata come pilastro fondamentale per il futuro.
Si tratta di un processo continuo di dialogo e collaborazione, volto a costruire un consenso ampio e duraturo sulle priorità regionali.
Questa visione implica un cambiamento di mentalità, che abbandoni le logiche del comando e del controllo a favore di una cultura della partecipazione e della responsabilità condivisa.
Le istituzioni regionali devono fungere da catalizzatori di iniziative e progetti, sostenendo l’innovazione e la creatività, promuovendo la coesione sociale e valorizzando il patrimonio culturale e ambientale.
In definitiva, la capacità della Regione Marche di rimanere all’avanguardia e di interpretare le esigenze del suo territorio dipende dalla sua capacità di costruire una rete solida e dinamica di relazioni, basata sulla fiducia, la trasparenza e la condivisione degli obiettivi.
Solo attraverso un approccio concertato e partecipativo sarà possibile affrontare le sfide del futuro e garantire un futuro prospero e sostenibile per tutti i cittadini marchigiani.








