mercoledì 6 Agosto 2025
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Residenze Protette Marche: Aumenti Tariffe, Preoccupazioni Crescono

La recente delibera della Giunta Regionale delle Marche, datata 28 luglio ma con efficacia retroattiva a partire dal primo dello stesso mese, introduce una significativa revisione delle tariffe a carico degli ospiti delle residenze protette.
L’aumento, di per sé rilevante, porta la retta giornaliera da 33 euro a 40,57 euro, con una differenziazione specifica per gli ospiti affetti da demenza, per i quali la tariffa si eleva a 54,48 euro.
La delibera non si arresta qui, prevedendo un meccanismo di ulteriore incremento potenzialmente estensivo fino al 75% della tariffa base, aprendo la possibilità di costi giornalieri che potrebbero raggiungere la cifra di 95,34 euro.
Questa manovra finanziaria solleva forti preoccupazioni, come evidenziato dai consiglieri regionali Antonio Mastrovincenzo e Romano Carancini, che la definiscono un atto di grave ingiustizia nei confronti di alcune delle fasce più vulnerabili della popolazione marchigiana.
L’incremento delle tariffe, in un momento storico già segnato da crescenti difficoltà economiche per molte famiglie, rischia di rendere inaccessibili i servizi essenziali di assistenza e cura, compromettendo il diritto alla dignità e alla qualità della vita di persone anziane, fragili e affette da patologie degenerative.

La decisione della Giunta Acquaroli, percepita come una scelta ideologica in contrasto con i principi di solidarietà e equità sociale, emerge come un elemento distintivo di una legislatura che, a detta dei consiglieri dem, si è caratterizzata per una politica di austerity particolarmente severa nei confronti dei soggetti più deboli.
La scelta, giunta nelle fasi conclusive del mandato, appare un’occasione mancata per invertire la rotta e offrire un segnale di speranza e sostegno alle famiglie marchigiane che si trovano ad affrontare situazioni di profonda difficoltà.

L’aumento delle tariffe non è semplicemente una questione economica, ma riflette un problema più ampio legato alla gestione dei servizi socio-assistenziali e all’allocazione delle risorse pubbliche.

Si tratta di una decisione che impatta direttamente sul benessere di individui e nuclei familiari, ponendo seri interrogativi sulla capacità del sistema regionale di garantire un adeguato livello di protezione sociale e di rispondere alle crescenti esigenze di una popolazione sempre più anziana e fragile.

La scelta di aumentare le tariffe, anziché investire in risorse aggiuntive per migliorare la qualità dei servizi e renderli più accessibili, testimonia, secondo i consiglieri regionali, una visione distorta della responsabilità sociale e una mancanza di sensibilità verso le reali condizioni di vita dei cittadini marchigiani.

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