domenica 10 Agosto 2025
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Ricci sfida Aquaroli: confronto urgente sulla sanità in crisi.

“È tempo di cessare l’elusione e abbracciare il confronto diretto.

” Queste le parole di Matteo Ricci, europarlamentare dem e aspirante Presidente della Regione Marche, rivolte al suo avversario politico, Aquaroli, invitandolo a un dibattito pubblico.

Un confronto che, a un solo mese dalla scrutinio elettorale, appare imprescindibile per consentire ai cittadini di valutare le proposte e le visioni per il futuro delle Marche.

Ricci non si limita a sollecitare un confronto, ma lo fa ponendo l’accento su una questione centrale e drammatica: la profonda crisi che affligge il sistema sanitario regionale.
Un sistema che, secondo i dati appena emersi sulla stampa nazionale, sta registrando performance allarmanti.

Il 9,7% della popolazione marchigiana – una persona ogni dieci – sta rinunciando alle cure, un dato che colloca le Marche al penultimo posto a livello nazionale, una posizione inaccettabile per una regione che aspira al benessere dei suoi cittadini.

Questa statistica non è un dato isolato, ma il sintomo di un problema ben più ampio: una crescente disuguaglianza nell’accesso ai servizi sanitari.

Chi non può permettersi le cure private, si scontra con un sistema pubblico incapace di rispondere adeguatamente alle proprie necessità, generando un circolo vizioso di rinunce e sofferenze.

Si tratta di una violazione di un diritto fondamentale, il diritto alla salute, che non può essere compromesso da fattori economici o sociali.
La situazione è aggravata da una serie di fattori strutturali che hanno caratterizzato gli ultimi cinque anni.

Le liste d’attesa si sono dilatate, rendendo difficile e faticoso l’accesso alle prestazioni sanitarie.

La mobilità passiva, ovvero il numero di pazienti che si rivolgono a strutture sanitarie fuori regione, è in costante aumento, a testimonianza dell’insoddisfazione per i servizi offerti in loco.

Infine, la carenza di personale medico e infermieristico sta mettendo a dura prova la tenuta del sistema, compromettendo la qualità dell’assistenza e aumentando il rischio di errori e negligenze.
L’europarlamentare dem denuncia una tendenza preoccupante: una privatizzazione “strisciante” della sanità pubblica, che rischia di esacerbare le disuguaglianze e di creare un sistema a due velocità, in cui solo chi può permetterselo ha accesso a cure adeguate.
È urgente invertire questa rotta, investendo risorse e personale nel sistema pubblico, rafforzando i servizi territoriali e garantendo a tutti i cittadini, senza distinzioni, il diritto a una salute tutelata e promossa.
Il confronto elettorale, in questo contesto, assume un significato cruciale: un’occasione per illuminare le criticità, proporre soluzioni concrete e definire una visione condivisa per il futuro della sanità marchigiana.

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